Volpi 'urbane', a Londra ce ne sono oltre 10mila: “Sono parte dell’ecosistema”

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Federica Villa

Federica Villa

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Nella capitale inglese la presenza di questi animali è aumentata negli ultimi 30 anni. In città trovano "grandi quantità di cibo oltre che molti posti in cui rifugiarsi", spiega a Sky TG24 Mathew Frith, Director of Policy & Research del London Wildlife Trust. Ma la convivenza con gli umani non è sempre facile

Tre volpi avvistate in una sera. E non in un bosco, ma a Clapham, quartiere residenziale nel Sud-Ovest di Londra. È una sorta di coabitazione: "Soprattutto di notte è facile imbattersi in questi animali, siamo abituati ormai", racconta una residente. Nella capitale inglese, secondo le stime del London Wildlife Trust (LWT), ci sono 10mila volpi: "Sono parte dell’ecosistema". "È difficile stabilire in quali aree ce ne siano di più, ma sospettiamo che siano più presenti nelle periferie", spiega a Sky TG24 Mathew Frith, Director of Policy & Research del LWT. 

Vantaggi e pericoli della città

Le volpi in città trovano "grandi quantità di cibo oltre che molti posti in cui rifugiarsi", sottolinea l’esperto. La loro presenza non viene considerata una minaccia e al momento non c’è ragione di porre sotto controllo la popolazione delle volpi a Londra. Ma non mancano i pericoli: c’è chi cerca di allontanarle con violenza e molte di loro - più del 60% - muoiono investite dalle macchine: "Inevitabilmente ci sono chiamate regolari per portarle via o abbatterle, e queste richieste sono aumentate negli ultimi anni".

 

Volpi in aumento negli ultimi 30 anni

Eppure la presenza di questi animali nella metropoli è di lungo corso, dato che gli avvistamenti sono iniziati già dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Più case, anche in zone rurali, e quindi più cibo: le volpi si sono velocemente adattate ai nuovi stili di vita dell’uomo, avvicinandosi sempre di più ai centri urbani per nutrirsi e trovare rifugi. Si stima che il loro numero "sia cresciuto significativamente nelle ultime tre decadi, e adesso sono davvero poche le aree di Londra in cui non sono presenti: alcune di loro sono state avvistate anche nell’area della cattedrale di St Paul, a Parliament Square e fuori dal numero 10 di Downing Street", come viene riportato in un documento del London Wildlife Trust.

epaselect epa08090841 Participants in the Old Surrey and West Kent Boxing Day Hunt in Chiddingstone, Britain, 26 December 2019. Hunting with horses and hounds is a Boxing Day tradition. Since the fox hunting ban in 2004, modified hunts take place using scented trails for the animals to follow.  EPA/NEIL HALL

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Una volpe a Londra - ©Getty

Come evitare i rischi

Le lamentele dei londinesi sulle volpi sono legate principalmente a tre fattori: ai forti rumori (simili ad urla) che questi animali emettono -soprattutto la notte-, alle buche che scavano nei giardini e ai danni che provocano ai bidoni della spazzatura, alla ricerca di avanzi. C'è poi la paura legata a sporadici episodi di attacchi contro l’uomo. La maggior parte dei problemi "sono di natura stagionale" e di solito riguardano "cuccioli o esemplari giovani", spiega ancora l’ LWT. "L’autorità locale non è obbligata a prendere iniziative. La caccia alla volpe, inoltre, è illegale in Inghilterra, come stabilito dall’Hunting Act del 2004". Quando si vedono volpi a Londra non è nemmeno necessario segnalarle: "Non ce n’è bisogno, non sono pericolose per le persone", chiarisce Frith. Il comportamento migliore da adottare è quello di lasciarle da sole, "rispettando il fatto che siano animali selvatici". C'è comunque la possibilità di segnalare i propri avvistamenti, aiutando a mappare la presenza degli animali nella metropoli, su piattaforme come GiGL. O, in caso di volpi ferite, o di interventi di deterrenza, si possono contattare realtà operative sul territorio, come ad esempio The Fox Project che dispone anche di un'ambulanza . In generale, il consiglio principale è quello di non dare da mangiare alle volpi, per non attrarne troppe vicino alla propria abitazione e scongiurare così tutti gli eventuali pericoli, non solo per l'uomo, ma anche per gli animali domestici: "Alcuni esemplari hanno la scabbia, e anche se la malattia può essere trasferita solo con un contatto ravvicinato, è meglio tenere a distanza cani e gatti", avverte Frith.

 

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