Giornata mondiale del suolo: numeri e curiosità su una risorsa essenziale

Ambiente
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Dal 2014, l'evento si tiene ogni anno il 5 dicembre e ha come scopo principale la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema della tutela degli ecosistemi, fondamentali per la salute del nostro pianeta

Il 5 dicembre si celebra la Giornata mondiale del suolo. La ricorrenza - istituita dal 2014 dall'agenzia alimentare dell'Onu, la Fao - ha come scopo la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'importanza di un suolo sano e di una sua gestione sostenibile. Il tema di questa edizione è sintetizzato dallo slogan "Keep soil alive, Protect soil biodiversity" (Mantieni in vita il suolo, proteggi la sua biodiversità), per spingere governi, organizzazioni e comunità internazionale a impegnarsi nel miglioramento della salute di questo fondamentale ecosistema.

Giornata celebrata in forma virtuale

L'edizione 2020 di questa ricorrenza, a causa della pandemia da coronavirus, viene celebrata in forma virtuale (GLI EVENTI A LIVELLO MONDIALE). "I suoli - afferma la Fao - sono indispensabili per la vita sulla Terra". Proteggerli è fondamentale per garantire il futuro dei sistemi agroalimentari e l'accesso ai principali servizi ecosistemici. Se da una parte l'attenzione dell'opinione pubblica per la biodiversità sta crescendo progressivamente negli ultimi anni, non si può dire altrettanto - secondo l'agenzia dell'Onu - per quella dedicata al suolo. "La ricorrenza è un'occasione per sottolineare che la biodiversità del suolo può dare una soluzione naturale a molti problemi che l'umanità deve affrontare", e serve "a mettere in luce le iniziative che mirano a preservare e proteggere questo bene".

Il suolo è una risorsa essenziale

Da anni la Fao si batte perché il suolo venga riconosciuto come una risorsa essenziale. Da esso, infatti, dipende la produzione di oltre il 95% del cibo. Una percentuale che lo rende fondamentale per la sopravvivenza stessa sul nostro pianeta. Ma a fronte della sua importanza, il suolo è una risorsa molto fragile e, soprattutto, non rinnovabile. Ad esempio, basti pensare che per formare un solo centimetro di suolo fertile sono necessari dai cento ai mille anni. Ad oggi, la situazione a livello globale non è certo confortante: il 33% dei suoli mondiali sarebbe moderatamente o fortemente degradato. E il degrado del suolo, a sua volta, comporterebbe una riduzione della sua capacità di immagazzinare carbonio e, di conseguenza, contribuirebbe ad accrescere le conseguenze negative del cambiamento climatico. I suoli coltivati sul nostro pianeta hanno infatti perso tra il 25 e il 75% di carbonio, rilasciato nell'atmosfera sotto forma di CO2.

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Cinque curiosità sul suolo

In occasione della Giornata mondiale dedicata al suolo, la Fao ha pubblicato sul proprio portale cinque curiosità relative a questo prezioso ecosistema:

  • In soli tre pollici di suolo, ci sono 13 quadrilioni (un quadrilione equivale ad un milione elevato alla quarta) di organismi viventi, per un peso complessivo di 100 milioni di tonnellate
  • Un ettaro di terreno contiene un numero di batteri pari al peso di due mucche
  • Ci sono più organismi in un grammo di suolo sano che persone sulla Terra
  • Il 50% del suolo del pianeta passa ogni anno attraverso l'intestino dei lombrichi
  • Gli organismi del suolo trattano 25mila chili di materia organica in una superficie equivalente a un campo da calcio

Queste curiosità servono a dare un'idea della complessità degli ecosistemi presenti nel suolo e dell'importanza che ha preservarli. Gli organismi del suolo sono responsabili di molti processi ecosistemici dai quali dipendono anche gli esseri umani: dalla crescita delle piante, allo stoccaggio di carbonio.

Le linee guida della Fao

Secondo la definizione che ne dà la Fao, si può parlare di gestione sostenibile del suolo quando le attività agricole sono in grado di supportare, incrementare e regolare i servizi ecosistemici da esso forniti, senza però comprometterne funzionalità e biodiversità, anche per le future generazioni. A tal proposito, l'agenzia alimentare dell'Onu ha indicato una serie di linee guida che i governi dovrebbero seguire per garantire la conservazione del suolo e, allo stesso tempo, contrastarne i principali fattori di degrado. Si tratta di undici punti, tra i quali il contenimento dell'erosione e un'adeguata copertura vegetale; la promozione dello stoccaggio di carbonio e della fertilità dei suoli; l'impegno a garantire un drenaggio corretto delle acque e ad assicurare livelli di contaminazione inferiori alla soglia di tossicità. Secondo la Fao, infine, sarebbe necessaria una "responsabile pianificazione territoriale" al fine di ridurre il consumo del suolo.

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