Mulino Bianco lancia il primo biscotto da agricoltura rigenerativa

Ambiente

Il nuovo Buongrano segna l’avvio di un percorso che coniuga gusto e responsabilità ambientale. Il biscotto nasce da grano coltivato secondo il Regenerative Agriculture Standard di Food Chain ID, garanzia di terreni più fertili, piante più sane e riduzione delle emissioni di anidride carbonica. L’obiettivo è estendere questo modello sostenibile all’intera filiera, che oggi coinvolge 1.800 agricoltori, 14 mulini e 48.000 ettari coltivati

Mulino Bianco compie un nuovo passo nel suo impegno per la sostenibilità con il lancio di "Buongrano", il primo biscotto in Italia realizzato con farina di grano tenero proveniente da agricoltura rigenerativa. Il marchio del gruppo Barilla diventa così il primo brand bakery certificato a introdurre nel mercato un prodotto ottenuto interamente con materie prime coltivate secondo pratiche che non solo riducono l’impatto ambientale, ma contribuiscono a restituire vitalità al suolo. Il nuovo prodotto segna anche l’inizio di una nuova fase della Carta del Mulino, il disciplinare lanciato nel 2018 per promuovere una coltivazione sostenibile del grano tenero. Oggi, quel progetto si evolve abbracciando i principi dell’agricoltura rigenerativa, che punta a migliorare la fertilità del terreno, aumentare la biodiversità e garantire la disponibilità di risorse per le generazioni future. Un percorso, questo, reso possibile grazie a un ampio sistema di collaborazioni scientifiche e istituzionali: WWF, CNR - IBE, Università di Torino, Bologna e Tuscia, insieme a partner tecnologici e tecnici come XFarm e Open Fields, contribuiscono a validare le pratiche agricole e a monitorarne l’impatto ambientale, garantendo un modello di eccellenza.

Che cosa significa per i consumatori?

Scegliere Buongrano significa portare in tavola un biscotto che unisce il piacere del gusto a un’attenzione autentica per la Terra. Per Mulino Bianco non è solo un gesto, ma un modo di agire concreto: prendere dalla natura con rispetto, restituendole valore e nutrimento, per trasformare con il proprio saper fare ingredienti semplici in prodotti buoni e genuini. Il grano tenero di Buongrano nasce infatti da pratiche agricole che verranno verificate e monitorate grazie all’introduzione di una nuova regola del Disciplinare “Carta del Mulino” (vale a dire il rispetto del “Regenerative Agriculture Standard di Food Chain ID), ad oggi, applicata solo su Buongrano, che aiuta le piante a crescere più sane e forti, favorendo la fertilità del suolo e garantendo la disponibilità di cibo anche in futuro. Così, è possibile gustare un prodotto buono oggi, sapendo di fare qualcosa di buono anche per domani. Con il suo nuovo pack dedicato, Buongrano rappresenta inoltre un’importante promessa di Mulino Bianco: estendere progressivamente questo modello a tutta la produzione. Entro il 2030, infatti, tutti i prodotti Mulino Bianco saranno realizzati con farina di grano tenero proveniente da agricoltura rigenerativa.

mulino bianco

Cosa è l'agricoltura rigenerativa

L’agricoltura rigenerativa è un approccio olistico che mette al centro la salute del suolo e degli agroecosistemi. Attraverso pratiche mirate come le rotazioni colturali, che restituiscono nutrienti al terreno e favoriscono la sua naturale fertilità, la copertura vegetale durante i periodi di riposo colturale per proteggere il suolo, la creazione di aree fiorite dedicate ad api, farfalle e altri insetti utili, la riduzione di fitofarmaci e fertilizzanti di sintesi e grazie a una gestione più attenta e l’uso di tecnologie digitali per monitorare gli impatti e migliorare costantemente le pratiche, è possibile rigenerare la fertilità dei terreni, aumentare la biodiversità, migliorare i cicli dell’acqua e rafforzare la resilienza delle comunità agricole.

Quali benefici ha l'agricoltura rigenerativa

La Carta del Mulino coinvolge oggi oltre 48.000 ettari coltivati da 1.800 agricoltori, 14 mulini esterni e 70 centri di stoccaggio e il mulino di proprietà Barilla. Con l’edizione 2025 il disciplinare rende l’agricoltura rigenerativa parte essenziale del modello produttivo nella filiera del grano tenero. L’obiettivo è quello di rigenerare i terreni integrando le attuali pratiche agronomiche con altre che permettano di raggiungere benefici incrementali, rafforzando la tutela degli agroecosistemi e valorizzando il lavoro degli agricoltori attraverso formazione, innovazione digitale e nuove competenze. I benefici sono già misurabili, con la riduzione delle emissioni di CO₂ eq del 7% annuo rispetto all’agricoltura convenzionale (circa 9.500 tonnellate risparmiate ogni anno, l’equivalente di 320 camion carichi di CO₂ eq). Inoltre, 2.000 ettari (pari alla superficie di 2.900 campi da calcio) sono già stati destinati a fasce di biodiversità, che hanno favorito un incremento del 40% degli insetti impollinatori, tra cui api, sirfidi e farfalle, nelle aree monitorate dall’Università di Bologna. Il monitoraggio della salute del suolo è garantito da SOCRATE, un modello nato da un progetto innovativo che utilizza satelliti e intelligenza artificiale per misurare in maniera rapida, economica ed accurata, la sostanza organica del suolo, un indicatore chiave della fertilità.

Ambiente: I più letti