Vogliamo davvero nuotare con le Orche?

“Quando ci si immerge con i cetacei bisogna pensare che loro possono non gradire” è la prima cosa che ci spiega Antonio Di Natale quando gli chiediamo un iniziale commento al fatto di poter nuotare in mare aperto con i grandi mammiferi marini. Lui, che nella vita ha lavorato in tutti i settori che hanno a che fare con il mare, prima di essere Segretario Generale Fondazione acquario di Genova, e con i mammiferi marini ha avuto tantissimi incontri ravvicinati su una cosa non ha dubbi: “i rischi ci sono ed è inutile negarlo”. “Quando sono liberi in mare e incontrano l’uomo, nella maggior parte dei casi si allontanano. Altre volte hanno reazioni di curiosità e quindi si avvicinano per vedere cosa sia questo ‘essere strano’ e in certi casi questo atteggiamento può portare a degli attacchi che possono essere il risultato di una paura immediata o anche di una estrema curiosità che li porta a chiedersi ‘vediamo se questo essere è qualcosa che si mangia’. Sono animali “selvatici” ovvero non sono abituati al contatto con gli esseri umani. Io stesso mi sono diverse volte imbattuto durante le immersioni con questi animali e ho assistito a reazioni diverse. Una volta una balenottera mi ha visto e ha deciso di continuare il suo percorso guardandomi soltanto, i delfini invece sono venuti a vedere le bolle che facevo e poi sono andati via senza tentare di avere nessuna ulteriore interazione”. Per i mammiferi marini non è impossibile entrare in confidenza con l’uomo ma è molto difficile, giusto? In alcuni posti tropicali ci sono delle baie dove di tanto in tanto si nuota con i delfini che hanno imparato a tollerare gli umani e che, se non vengono disturbati, riescono anche ad avvicinarsi… però sono casi particolari. In mare aperto il codice di condotta è quello di evitare di disturbare gli animali in acque libere e anche immergendosi accanto alla barca occorre avere molta cautela. Stanno aumentando anche le proposte di esperienze per turisti da vivere nuotando con animali che però sono dei grandi predatori, come le orche… Non mi risultano attacchi di orche nei confronti di nuotatori, ma ad esempio contro le barche sì, perché da quelle vengono a volte disturbate o spaventate - per un motivo qualunque che noi non riusciamo neanche a identificare - quindi si verificano degli attacchi. Ce ne sono molti documentati alle barche e in questo momento, negli ultimi anni, c’è un problema abbastanza serio nello Stretto di Gibilterra. In mare aperto il consiglio è quello di evitare di tuffarsi con questi animali. Spesso quando si vedono i globicefali che stanno sulla superfice si pensa che stiano là ad aspettare che qualcuno si avvicini, ma non è così… Andare a guardare un’orca sott’acqua è sicuramente uno spettacolo meraviglioso - questo è fuori discussione - ma è anche qualcosa con una elevata dose di rischio e sicuramente crea un disturbo all’animale. Ho visto dei filmati sul web dove c’è un nuotatore che addirittura nuota con una famigliola di orche, c’è persino un piccolo, ma tutto in quel filmato mi dice che quel nuotatore ha probabilmente avuto un approccio molto, ma molto, lungo con quella famiglia tanto da ‘farsi accettare’ come elemento innocuo ed è il motivo per cui gli nuotano anche accanto… ma non è normale che un cetaceo con il piccolo accetti il nuotatore nelle vicinanze, anzi è proprio uno di quei casi in cui si sconsiglia di avvicinarsi agli animali. Non ci sono delle leggi a tal proposito? In molti posti è vietato immergersi con i cetacei, solo che da questo punto di vista le norme sono pochissime. Sono situazioni molto al limite, occorrerebbe agire con buon senso e con la prudenza a guidarci ancora prima delle norme. Certo, è diverso andare con la barca a fare una immersione per i fatti tuoi rispetto ad assumersi la responsabilità di portare altri in zone frequentate da balene, orche ecc… ed è quello che fanno certi tour operator. Questi però, in genere, hanno accumulato sufficiente esperienza per evitare probabilmente di trovarsi in situazioni molto difficili. Rendiamoci conto che un’orca in pochi secondi può raggiungere un sub che si trova a decine di metri di distanza… sono animali formidabili e l’acqua è il loro ambiente, non il nostro. I rischi ci sono ed è inutile negarlo, dopodiché è chiaro che molti, pur di vedere qualcosa di fantastico, decidono di rischiare. Fortunatamente questi animali sono anche estremamente tolleranti.

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