Cop28, negoziati a metà strada: ancora tensione sul fossile

Ambiente
Alberto Giuffrè

Alberto Giuffrè

©Getty

Negoziatori al lavoro sul testo da presentare ai ministri. Alla vigilia del giorno di pausa della conferenza, si fa il punto sui lavori. Le posizioni, soprattutto sulle fonti fossili, restano ancora molto distanti 

La Cop28 di Dubai arriva a metà strada. Le parti tracciano un primo bilancio, si fermano per 24 ore (quest’anno il giorno di pausa è il giovedì). E prendono la rincorsa per l’ultimo tratto da percorrere, il più difficile. Accompagnati da una notizia, attesa: il 2023 sarà l’anno più caldo mai registrato. Cerca allora di dare una scossa Simon Stiell, cioè il segretario della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: “Siamo onesti – dice – le buone intenzioni non dimezzeranno le emissioni in questo decennio o salveranno vite adesso”. Insomma, non basta fare il compitino, bisogna andare via da qui con un risultato concreto. 

A che punto siamo 

I negoziatori stanno mettendo a punto il testo che dovranno presentare ai ministri competenti. Tra pochi saranno anche loro, tornati a Dubai, a lavorare questioni rimaste sul tavolo. I nodi riguardano soprattutto la finanza climatica e le emissioni. Sulla prima i Paesi del sud del Mondo, quelli cioè che non hanno contribuito a creare la crisi, chiedono più soldi. Le promesse arrivate fino ad ora, spiegano, sono noccioline rispetto a quelle che servono per adattarsi ai cambiamenti. Un punto su cui sembra ci sia accordo riguarda le rinnovabili: triplicarle entro il 2030, raddoppiando l’efficienza energetica. È un impegno che però serve a poco se non è accompagnato da una drastica riduzione delle emissioni.  

Phase-out o Phase-down 

Ecco allora il nodo delle fonti fossili. Metterle nel testo e se sì, con quale formula: il phase down – cioè la riduzione graduale – oppure il phase out, l’eliminazione. Per quest’ultima spingono ad esempio Stati Uniti e Unione Europea con una clausola per i settori più difficili da decarbonizzare. L’Arabia Saudita, ad esempio, dice no a entrambe le formule. Ci sarà tempo per vedere se e dove si troverà l’accordo. E quanto andrà per le lunghe il negoziato. 

approfondimento

Cop28 a metà del guado: quali sono le prospettive?

Ambiente: I più letti