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La Camera: “Anche l’industria del fossile deve essere al servizio della transizione"

Ambiente

Alberto Giuffrè

Il numero uno dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili fa il punto sulla transizione a poche settimane dalla Cop28. “Una sfida monumentale, tutti devono partecipare”, dice a Sky TG24

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Ci sono segnali che arrivano dal G7: “Ha dottato gli obiettivi che abbiamo indicato come ambizione per il solare e l’eolico” e altri dal G20: “Triplicare la capacità di Rinnovabili da installare”. Per Francesco La Camera, direttore dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, sono i segnali positivi a cui guardare per raggiungere gli obiettivi climatici. A Sky TG24 il numero uno di Irena fa il punto sulla transizione energetica. Lo fa a poche settimane dalla Cop28, la conferenza sul Clima delle Nazioni Unite che quest’anno si tiene a Dubai.

“La Cop28 a Dubai? Non vedo demoni”

L’appuntamento si terrà in un Paese con una forte presenza dell’industria del fossile, responsabile della crisi climatica. “Non vedo demoni”, spiega La Camera: “Quello che bisogna capire è che anche l’industria del fossile ha tecnologia, capacità, capitale. Può essere messa al servizio della transizione”. Insomma, “tutti devono lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo di mantenere vivo il grado e mezzo di riscaldamento globale rispetto ai livelli preindustriali”. Un obiettivo che, secondo il numero uno di Irena, è ancora raggiungibile: “Si tratta di una sfida monumentale ma in teoria e in pratica possiamo ancora farcela”.