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Oceani, nuovo record di temperatura ad agosto: sfiorati i 21 gradi

Ambiente
©IPA/Fotogramma

A causa del cambiamento climatico, le acque hanno raggiunto i 20,96 gradi centigradi: è il dato più alto mai registrato. Questo implica un minore assorbimento dell'anidride carbonica, lo scioglimento dei ghiacciai e serie minacce all'ecosistema marino

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Gli oceani sono sempre più caldi a causa del riscaldamento globale. La temperatura media giornaliera delle acque ha raggiunto i 20,96 gradi centigradi ad agosto: si tratta del dato più alto mai toccato, superiore addirittura al record di marzo 2016 in cui si erano registrati 20,95 gradi. A confermarlo è il Copernicus Climate Change Service, citato dalla Bbc

L'allarme delle alte temperature nei mari

Gli oceani rappresentano un regolatore climatico vitale: assorbono il calore e producono metà dell’ossigeno terrestre. Come spiega la Bbc, l’alterazione e l’aumento delle temperature delle acque determina una minore capacità, da parte degli oceani, di assorbire l’anidride carbonica (che di conseguenza resta nell’atmosfera) e provoca anche un’accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai, causa dell’innalzamento del livello del mare. Non solo. Le acque più calde minacciano gravemente l’ecosistema marino: pesci e balene, per esempio, si trovano costretti a spostarsi alla ricerca di condizioni migliori, sconvolgendo la catena alimentare, mentre gli squali diventano più aggressivi.

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L’impatto del cambiamento climatico sulle acque

Come confermano gli esperti, responsabile dell’ondata di calore oceanica è il cambiamento climatico. "Più bruciamo combustibili fossili, più calore in eccesso verrà assorbito dagli oceani: il che significa che ci vorrà più tempo per stabilizzarli e riportarli al punto in cui si trovavano", spiega Samantha Burgess, scienziata del Copernicus Climate Change Service.

Ma emerge un’altra problematica. Secondo Burgess, il periodo in cui gli oceani – solitamente – raggiungono una temperatura maggiore è il mese di marzo, non agosto. "Il fatto che abbiamo assistito al record adesso è preoccupante – prosegue – perché l'oceano potrebbe diventare ancora più caldo da qui al prossimo marzo".

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