La seconda puntata del reportage dalla "Laura Bassi", la nave oceanografica italiana da ricerca, impegnata nello studio dei meccanismi che influenzano il cambiamento climatico. Per comprendere come si evolverà, è fondamentale studiare il paleoclima, ossia osservare e analizzare il sistema, con tutti i suoi elementi e le sue variabili, che si è evoluto nel tempo. Per fare questo, gli strumenti più funzionali sono le carote di ghiaccio
Da quando la Terra esiste, il clima non è mai stato lo stesso, ma si è modificato di volta in volta, in base a quelle che si chiamano “forzanti climatiche”: eruzioni vulcaniche, terremoti, lo spostamento delle placche tettoniche, la variazione delle correnti e molte altre.
Per comprendere come il clima cambierà ancora ed evitare mutamenti traumatici a livello ecologico, soprattutto a livello umano, è fondamentale studiare il paleoclima, ossia osservare e analizzare il sistema, con tutti i suoi elementi e le sue variabili, che si è evoluto nel tempo, per poter creare così dei modelli che consentano di trovare soluzioni.
Per fare questo, gli strumenti più funzionali sono le carote di ghiaccio, ossia lunghi tubi che permettono l’estrazione di sedimenti marini antichi fino a decine di migliaia di anni.
Tommaso Tesi, coordinatore del progetto Greta, ed Ester Colizza, sua collaboratrice, sono ricercatori del CNR di Bologna, colonna portante del PNRA - Progetto Nazionale di Ricerche in Antartide, e studiano proprio il sistema clima.