Smog, l'Ue propone limiti più stringenti e diritto al risarcimento

Ambiente

La Commissione europea chiede di aggiornare gli standard della qualità dell'aria con l'obiettivo di ridurre del 75% la mortalità legata all'inquinamento entro il 2030

Nuova proposta della Commissione europea per ridurre lo smog. Bruxelles ha presentato un progetto per aggiornare gli standard della qualità dell’aria con limiti più severi per gli inquinanti e diritto al risarcimento per cittadini e Ong in caso di violazione delle regole Ue. Secondo il piano, il valore limite annuale del particolato sottile PM2,5, il più nocivo, deve essere abbassato dagli attuali 25 a 10 microgrammi per metro cubo, con l'obiettivo di ridurre del 75% la mortalità ad esso legata entro il 2030. 

Obiettivo inquinamento zero nel 2050

L'ambizione della Commissione Ue è arrivare all'inquinamento zero al più tardi nel 2050. Previste anche disposizioni che consentono ai cittadini che subiscono danni alla salute a causa dell'inquinamento atmosferico di essere risarciti in caso di violazione delle norme Ue, e di essere rappresentati da organizzazioni non governative in azioni collettive per il risarcimento dei danni. La nuova direttiva fa parte del pacchetto "inquinamento zero" (zero pollution), con il rafforzamento delle regole contro l'inquinamento di aria e acqua. 

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Timmermans: “Ogni anno 300 mila morti da inquinamento dell’aria”

"Il solo inquinamento dell'aria significa che quasi 300 mila europei muoiono prematuramente ogni anno", ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, presentando la proposta per dimezzare l'inquinamento dell'aria entro il 2030. "Le nuove norme ridurranno i decessi causati dal principale inquinante PM2,5 di oltre il 75% in dieci anni", ha spiegato la Commissione.

 

 

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