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Cop26, arrivano i primi annunci. L'India: "Emissioni zero nel 2070"

Ambiente

l'inviato a Glasgow, Alberto Giuffrè

Cerimonia inaugurale della conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si svolge in Scozia. L'India, che non aveva mai fissato un obiettivo, annuncia: "Neutralità climatica per il 2070". Insufficiente però per raggiungere gli obiettivi

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Da una parte ci sono i rimproveri ai leader e i campanelli d’allarme come quello del segretario generale delle Nazioni Unite: “Ci stiamo scavando la fossa”, ha detto Antonio Guterres. Dall’altra la speranza e l’ottimismo del divulgatore scientifico David Attenborough: “E’ giunto il momento di riscrivere la storia. Dopo tutto siamo i più grandi risolutori di problemi mai esistiti sulla faccia della terra”. In mezzo gli annunci, come quello dell’India di arrivare a zero emissioni per il 2070.

La Cop al via

Con questi toni e davanti ai leader di tutto il mondo parte a Glasgow la Cop26, la conferenza delle Nazioni Unite che per due settimane vede i negoziatori al lavoro sui temi della crisi climatica. A dettare l’agenda del vertice sono appunto i leader, a cominciare dal padrone di casa Boris Johnson, che ha ricordato le responsabilità dei Paesi più ricchi nei confronti dei più poveri. Fino a Joe Biden che ha chiesto pubblicamente scusa in nome degli Stati Uniti per le azioni del suo predecessore, Donald Trump, che aveva abbandonato l’accordo di Parigi.

L’annuncio dell’India

A proposito di Parigi: come fare a mettere in pratica l’obiettivo del testo firmato nel 2015 in Francia, e cioè non superare il grado e mezzo rispetto ai livelli preindustriali, resta in cima all’agenda di queste due settimane che si sono aperte con l’annuncio dell’India sul 2070. Importante visto che il Paese non aveva mai fissato un obiettivo di questo tipo ma insufficiente a raggiungere gli obiettivi.

La finanza climatica

Sul tavolo dei negoziati c’è anche la questione degli aiuti ai Paesi che meno hanno contribuito alla crisi climatica ma che più ne stanno pagando il prezzo. Anche perché il superamento di quel grado e mezzo mette a rischio la loro stessa esistenza. Una missione degna dell’eroe di origini scozzesi James Bond, evocato da Boris Johnson: “Non possiamo fallire, non siamo come 007”, ha detto. E, a proposito di cinema e Scozia, anche Guterres sembra citare Trainspotting nel suo invito ai leader: “Scegliete l’ambizione, scegliete la solidarietà, scegliete la salvaguardia dell’umanità”.

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