Dalla mobilità all’industria, il piano di Legambiente per la ripresa

Ambiente

Alberto Giuffrè

A un mese dalla presentazione del Piano per la ripresa e la resilienza, l’associazione ha presentato un documento alternativo con dieci opere da realizzare. Cianfani: “Nei prossimi trenta giorni si ridisegnerà il Paese”

Un mese. Tanto manca alla presentazione a Bruxelles del Piano per la ripresa e la resilienza. Cioè lo strumento che può rilanciare l’Italia, rendendolo un Paese più sostenibile e con un’economia più avanzata. In vista della scadenza del 30 aprile Legambiente ha organizzato “La nostra Italia”, un appuntamento per presentare un piano alternativo e per discuterne con alcuni ministri del governo Draghi. Un evento in streaming trasmesso dagli studi di Sky.

Le 10 opere faro

Il piano “alternativo” di Legambiente comprende dieci opere “faro” da realizzare per trasformare in realtà la transizione ecologica. Si parla, ad esempio, della riconversione del distretto industriale di Taranto e Brindisi ma anche di mobilità a emissioni zero nelle grandi città. Si parla della bonifica di alcune aree, come la cosiddetta “Terra dei fuochi”, così come della riduzione del rischio idrogeologico. E ancora: infrastrutture ferroviarie per Calabria e Sicilia e creazione e banda ultra larga per le aree terremotate (IL PIANO SUL SITO DI LEGAMBIENTE).

Cingolani: “Occorre semplificare”

Per il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, la parola d’ordine è “semplificare”. Ad esempio per quanto riguarda “la filiera di procedure che servono ad autorizzare che un impianto venga installato. E’ un imbuto, un problema serio”, ha detto Cingolani parlando del rischio fuga da parte degli investitori stranieri.

Agrisolare, razionalizzazione della logistica dell'agroalimentare e contratti di filiera sono le tre linee di azione del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. Il suo collega alle Infrastrutture, Enrico Giovannini, ha annunciato che sono in discussione incentivi fiscali per la mobilità elettrica. Mentre il ministro del Lavoro Andrea Orlando sta studiando come usare gli ammortizzatori sociali nel processo di transizione verde delle imprese.

L’ultimo chilometro

Il mondo ambientalista ha espresso dubbi sulle bozze del Recovery Plan uscite finora. Edo Ronchi della Fondazione sviluppo sostenibile ha detto che manca attenzione per l'economia circolare. Ma il presidente di Legambiente, Stefano Cianfani, è fiducioso: “Nei prossimi trenta giorni - ha concluso - si ridisegnerà il paese. Noi continueremo in quest’ultimo chilometro a stare col fiato sul collo. Per fare in modo che si possa raddrizzare la rotta”. Perché la rotta, è convinto Ciafani, “è una sola”. 

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