"Impact - Soluzioni per una crisi", il quarto appuntamento su Sky TG24

Ambiente

Nella quarta e ultima puntata dell'approfondimento, in onda lunedì 2 novembre alle 20:30, si parla degli scenari futuri della lotta al cambiamento climatico. Ospite il Primo vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per il clima e del Green Deal europeo, Frans Timmermans. Per approfondire i temi trattati c'è il longform dedicato

IMPACT - LO SPECIALE

 

Quarto e ultimo appuntamento con "Impact – Soluzioni per una crisi", l’approfondimento di Sky TG24 che racconta il Climate Change, disponibile On Demand. 

L'approfondimento sul cambiamento climatico

Curato e condotto da Daniele Moretti, con la collaborazione degli scienziati Stefano Caserini e Stefano Pogutz, "Impact – Soluzioni per una crisi" spiega cosa sia davvero possibile fare per affrontare il cambiamento climatico, approfondendo i temi di transizione energetica, mitigazione, e adattamento, con i contributi di moltissimi esperti internazionali.

Di cosa si parla nella quarta puntata

La quarta e ultima puntata di “Impact – Soluzioni per una crisi”, in onda lunedì 2 novembre alle 20.30 e disponibile On Demand, è dedicata agli scenari futuri della lotta al cambiamento climatico. Il cambiamento climatico ha già avuto ripercussioni negative sul clima e senza alcun tipo di provvedimento, questo fenomeno proseguirà immutato in futuro, per questo è gli Stati sono impegnati nella sfidante impresa di ridurre al più presto le emissioni di gas serra, come spiega anche l’ospite della puntata, il Primo vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per il clima e del Green Deal europeo, Frans Timmermans. 

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approfondimento

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Gli approfondimenti della quarta puntata

"Dobbiamo portare l’Europa alla neutralità climatica entro il 2050 – ha spiegato Timmermans, illustrando il piano d’azione che l’Europa ha immaginato -. Abbiamo bisogno di un progetto chiaro, che dica cosa fare in uno, cinque, dieci, vent’anni. Soltanto così possiamo preparare la società, ma anche l’economia, a questi cambiamenti. Se non facciamo nulla la temperatura cresce di due o tre gradi, già adesso con un grado vediamo cosa succede. Non abbiamo tempo da perdere, non possiamo permettere che la temperatura cresca oltre un grado e mezzo, altrimenti non avremo più il controllo della situazione, ci saranno sviluppi che non possiamo più cambiare, controllare. Sarebbe una tragedia per l’intera umanità".

L’Europa punta a ridurre le proprie emissioni del 55% entro il 2030. "Noi crediamo che per l’Europa sarà sufficiente – ha aggiunto -, ma abbiamo bisogno anche del resto del mondo. Serve un impegno di Cina e Usa e dobbiamo anche aiutare i Paesi in via di sviluppo a fare la stessa cosa. Se lo facciamo a livello mondiale sono sicuro che il 55% basti per avere la sicurezza di arrivare a zero nel 2050. Andare adesso oltre il 55% sarebbe molto molto costoso, difficile per la nostra economia e darebbe una scusa agli altri per fare meno".

Durante l’ultimo appuntamento si parlerà dunque di quale potrebbe essere il futuro della terra e quali siano le contromisure da intraprendere per modificare lo scenario che vede la temperatura terrestre crescere inesorabilmente. Serve l’impegno degli Stati, certo, ma è necessario ripensare anche alcune abitudini di vita della società, il prima possibile. L’alimentazione è uno degli ambiti in cui molto può essere fatto: il settore dell’agricoltura industriale infatti ha un fortissimo impatto sulle emissioni, ma è al contempo il settore più colpito dai mutamenti climatici. È necessario adottare stili di consumo più sostenibili che frenino l’eccessivo consumo di carne e la conseguente deforestazione del pianeta, ma puntino anche a una cospicua riduzione degli sprechi alimentari, ancora troppo diffusi nei Paesi sviluppati. Fondamentale sarà anche la cura e la tutela dell’oceano - fortemente colpito dall’inquinamento umano -  che svolge un ruolo indispensabile per l’equilibrio dell’ecosistema. Il mare infatti non solo regola la temperatura del nostro pianeta attraverso la corrente termoalina, ma è anche un carbonsink, ovvero è capace di assorbire circa il 30% dell’anidride carbonica emessa come conseguenza delle attività antropiche. Nella puntata sarà approfondito anche il tema dei così detti “green jobs”, quei lavori legati all’ambiente, che rappresentano una grande opportunità di impiego e produzione di ricchezza all’interno di un’economia più sostenibile.

La riuscita di tutte queste azioni oggi però si lega a filo doppio anche alla pandemia da coronavirus, che ha colpito e sconvolto le abitudini del mondo. Una crisi durissima, che però rappresenta anche una grande opportunità per l’Europa, visti gli ingenti investimenti stanziati per superare l’emergenza. Si tratta di una cifra mai raggiunta prima e probabilmente irripetibile, uno sforzo economico che non avrà senso se non sarà indirizzato alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo più sostenibile, che coniughi la ripartenza con la costruzione di un mondo migliore.

 

Gli altri interventi della quarta puntata

La puntata conterrà gli interventi di Fabiano Ventura, fotografo professionista specializzato in tematiche ambientali, Antonio Cammisecra, Direttore Infrastrutture e Reti Enel, Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola, Riccardo Valentini, membro dell’Advisory Board Fondazione Barilla e docente dell’Università della Tuscia, Pete Smith, premio Nobel per la pace nel 2007 con l’IPCC e docente dell’Università di Aberdeen, Francesca Santoro, della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco, Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, Janos Pasztor, Executive Director del Carnegie Climate Governance (C2G) Initiative, Elizabeth Kolbert, giornalista del New Yorker e premio Pulitzer, Barbara Buchner, Global Managing Director of Climate Policy Initiative, Robert Costanza, padre dell’Ecological Economics, Naomi Oreskes, della Harvard University, autrice del saggio “Mercanti di dubbi”, Amory Lovins, del Rocky Mountain Institute e creatore del concetto di “Negawatt”.

 

Sul nostro sito una sezione dedicata al tema

I temi trattati in “Impact – Soluzioni per una crisi” troveranno spazio anche sul sito skytg24.it, con un’apposita sezione dedicata dove gli utenti potranno approfondire il tema, con contenuti extra, le interviste integrali agli esperti e link ad articoli scientifici, così da potersi fare un’idea chiara, completa e profonda sull’argomento.

 

IMPACT – SOLUZIONI PER UNA CRISI, IN ONDA LUNEDÌ 2 NOVEMBRE ALLE 20.30 SU SKY TG24 (canali 100 e 500 di Sky e canale 50 del DTT) E DISPONIBILE ON DEMAND

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