Messico, dopo i leoni marini 351 tartarughe trovate morte sul litorale di Baja California
AmbienteNella stessa zona erano stati rinvenuti morti numerosi leoni marini nella prima settimana di settembre. Secondo gli animalisti questi eventi sarebbero da imputare alle reti da pesca e alle lenze
Nella zona costiera di Baja California in Messico sono state trovate morte 351 tartarughe. Un tratto di spiaggia lungo il Pacifico non nuovo a queste morie di animali: all'inizio di settembre, infatti, qui erano già state rinvenute le carcasse di 137 leoni marini.
Tartarughe marine a rischio estinzione
In Messico le tartarughe marine caretta sono considerate una specie in via d'estinzione. Secondo i gruppi ambientalisti, la minaccia per questi esemplari arriverebbe principalmente dalla pesca intensiva. Inoltre, per le associazioni animaliste, l'area in cui sono state trovate morte le tartarughe sarebbe zona protetta e le norme vigenti vieterebbero la pesca commerciale con palangari (attrezzi da pesca costituiti da lunghe lenze di grosso diametro) e reti da posta. "Siamo preoccupati - ha dichiarato Mario Sanchez, del Center for Environmental Law - che la situazione delle tartarughe stia peggiorando nel Golfo di Ulloa e che le autorità ambientali non abbiano ancora applicato le normative previste". Nel 2019 le tartarughe caretta trovate morte nell'area sarebbero state 331, l'anno prima 459.
Necessità di vietare la pesca nell'area
Sia il Centro messicano per il diritto ambientale che quello per la diversità biologica sono concordi nell'affermare che la pesca con la rete e la lenza andrebbero vietate in quest'area della costa del Pacifico. Soprattutto alla luce dei due ritrovamenti, dei leoni marini prima e delle tartarughe poi, avvenuti nello spazio di appena due settimane. Anche se si attendono ancora i risultati delle analisi dei campioni di tessuto degli animali, entrambi gli episodi sembrerebbero legati alla stessa causa.