L'esemplare era una femmina e al suo interno aveva un feto. Nel suo stomaco sono stati trovati sacchetti, reti da pesca, oggetti usa e getta e contenitori di detersivi. Il ministro per l'Ambiente Costa: questi sono problemi "prioritari"
Nella pancia aveva 22 chili di plastica il capodoglio trovato morto a Porto Cervo, in Sardegna, lo scorso 28 marzo. A riempire i due terzi del volume dello stomaco dell’animale c’erano sacchetti, reti da pesca, oggetti usa e getta e contenitori di detersivi. L’esemplare era una femmina e al suo interno è stato trovato anche un feto di circa due metri, in via di decomposizione molto probabilmente a causa di un aborto. "C’è ancora qualcuno che dice che questi non sono problemi importanti? Per me si, e sono prioritari", scrive in un post su Facebook il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, commentando la scoperta (SKY UN MARE DA SALVARE).
Esami per stabilire la causa della morte del capodoglio
La carcassa, trovata alla fine dello scorso mese a Cala Romantica, è stata rimossa dalla Guardia costiera. I test sul capodoglio e l’autopsia identificheranno la causa del decesso. Il ministro Costa intanto spiega che "il marine litter, la poltiglia di rifiuti in mare, affligge tutto il mondo marino, non solo l'Italia, certo, ma ogni Paese nel mondo ha il dovere di applicare le politiche per contrastarlo: non oggi mai ieri". E insiste: "Abbiamo usato in un modo spensierato la ‘comodità’ dell'usa-e-getta in questi anni e oggi ne stiamo pagando le conseguenze, anzi le stanno pagando soprattutto gli animali" (LE SPECIE A RISCHIO).
Costa: "Dal 2021 basta a uso e commercio dell'usa e getta in plastica"
Costa aggiunge che "il disegno di legge #SalvaMare, che proprio nei prossimi giorni arriverà al Consiglio dei ministri, aiuterà queste creature marine perché troveranno molta meno plastica nei mari, grazie ai pescatori che finalmente potranno portare a riva tutta la plastica pescata, mentre adesso sono praticamente obbligati per legge a ributtarla in mare". E precisa che "dal 2021 si comincerà a vietare l'uso e il commercio dell'usa-e-getta in plastica". Poi un invito ai sindaci "a fare e firmare ordinanze sul divieto delle plastiche usa-e-getta nelle proprie città e sui lungomare italiani".