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Sky in spiaggia contro la plastica: unisciti a noi e inviaci le foto

Ambiente

Sabato 26 maggio saremo al fianco di Legambiente sulle coste italiane per raccogliere i rifiuti e ripulire i nostri litorali. Vieni con noi, partecipa alla campagna #unmaredasalvare e mandaci le immagini via social, mail e WhatsApp (LO SPECIALE)

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Una giornata insieme per dire basta all’invasione della plastica nei mari. Un gesto concreto per ripulire le nostre coste dai rifiuti e lasciare un mare migliore alle future generazioni. Sabato 26 maggio Sky, in prima linea nella lotta contro l’inquinamento dei mari con la campagna “Un mare da salvare”, “scende in spiaggia” insieme a Legambiente per raccogliere i rifiuti abbandonati e promuovere comportamenti civili e sostenibili. Volti della nostra tv, dipendenti, abbonati e attivisti si ritroveranno sui litorali italiani. Anche tu puoi dare un contributo unendoti a noi. Tutti insieme possiamo fare la differenza partendo da questo piccolo gesto quotidiano.

Dove e quando

L’iniziativa di Sky si inserisce all’interno della campagna di Legambiente “Spiagge e fondali puliti”, giunta alla sua 25esima edizione. Tre giorni (25, 26 e 27 maggio) nei quali sono previste oltre 120 attività di pulizia delle coste italiane, da Nord a Sud, organizzate dai circoli di Legambiente con la partecipazione di scuole, cittadini e amministrazioni. Tutti uniti dallo stesso obiettivo: raccogliere i rifiuti abbandonati sui nostri litorali. Sky sarà presente sabato 26 maggio su tre coste italiane, a Genova, a Cagliari e sul litorale romano, a Castel Fusano, a partire dalle 10 del mattino.

“Scendi in spiaggia” con noi e mandaci foto e video

Unisciti a noi. Trova la spiaggia più vicina a te (clicca qui) e partecipa alla nostra campagna #unmaredasalvare. Racconta la giornata che trascorreremo assieme con foto e/o video da inviare all’indirizzo news@sky.it, al numero WhatsApp 3496032901 o condividendole su Instagram e Twitter con gli hashtag #unmaredasalvare e #oceanhero. Sceglieremo le immagini più rappresentative e le pubblicheremo sul nostro sito internet per sviluppare sempre più una sensibilità verso i rischi che stiamo correndo e sottolineare che la salvaguardia del Pianeta dipenda da tutti noi.
Negli oceani infatti vengono gettati 250 chili di plastica al secondo e il Mediterraneo è uno dei mari più colpiti: ogni giorno finiscono in acqua 731 tonnellate di rifiuti. Se non interveniamo nel 2050 i nostri mari saranno affollati più dalla plastica che dai pesci.
 

Raccolta ma anche monitoraggio

“Spiagge e Fondali Puliti” è una delle campagne nazionali di Legambiente più partecipate che ogni anno riesce a mobilitare migliaia di volontari in tutta Italia. Un impegno costante che non si ferma semplicemente alla raccolta. Unisce infatti alle azioni di volontariato ambientale e pulizia l’attività di monitoraggio scientifico, la cosiddetta indagine beach litter sui rifiuti spiaggiati. Un’indagine che ha permesso di realizzare il più importante data base relativo ai rifiuti spiaggiati sulle coste italiane, delineando così un quadro preciso sulla loro presenza e origine. Uno studio che nel 2017 è stato presentato da una delegazione di Legambiente nel 2017 al Palazzo di Vetro a New York in occasione della giornata mondiale degli oceani.
Lo scorso anno durante il monitoraggio beach litter su 62 spiagge italiane, per un totale di oltre 200mila metri quadri pari a quasi 170 piscine olimpioniche, è stata trovata una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia.

Un Mare Nostrum da salvare

Ma l’impegno non si ferma alle coste italiane. “Spiagge e fondali puliti” è una delle principali iniziative all’interno del Clean Up The Med, la campagna internazionale coordinata proprio da Legambiente e che vede attivi a maggio migliaia di volontari in tutto il bacino del Mediterraneo. Così, dalla Spagna alla Grecia, passando per la Tunisia e la Turchia, sono tantissimi i cittadini che partecipano a questa azione corale di pulizia dei rifiuti e monitoraggi beach litter. Perché il mare è uno solo. E la plastica abbandonata su una nostra spiaggia può compiere un lungo viaggio in acqua e finire su coste lontane. O magari nello stomaco di qualche animale.