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Dischetti di plastica sulle spiagge del Tirreno, da Capri alla Toscana

Ambiente
I dischetti di plastica che hanno invaso le coste italiane (Foto: Facebook - Clean Sea Life)

Migliaia di piccoli oggetti, forati e simili ai coperchi delle cialde da caffè, sono stati avvistati nei litorali laziali ma anche a Ischia e a Napoli. A segnalarlo è Clean Sea Life: potrebbero essere strumenti impiegati nei sistemi di depurazione delle acque

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Migliaia di dischetti di plastica hanno invaso le spiagge della costa tirrenica, dal litorale laziale a quello campano, fino alle spiagge della Toscana. Si tratta di una vera e propria ondata di cerchietti di plastica retinati che le maree hanno trascinato a riva. Sono oggetti dal diametro di cinque centimetri e molto simili ai coperchietti grigliati delle cialde da caffè. A segnalare il caso è stata l’associazione Clean Sea Life.

Le prime segnalazioni a Ischia

Secondo quanto riportato da Clean Sea Life, le prime segnalazioni sono arrivate da Ischia lo scorso 20 febbraio. Nelle settimane successive, i cerchietti sono arrivati sui litorali di diverse regioni tirreniche. Dalle prime informazioni, pare che si tratti di dischetti impiegati nei sistemi di depurazione delle acque: il caso è stato segnalato ai carabinieri e alle capitanerie di porto e al reparto ambientale della Guardia costiera, mentre la Regione Lazio ha mobilitato l'Arpa.

Da dove provengono?

Clean Sea Life fa sapere che gli oceanografi del Lamma (il Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile della Regione Toscana, Cnr e Fondazione per il clima e la sostenibilità) stanno provando, attraverso i modelli della circolazione delle correnti, a individuare l'origine dello sversamento. "È necessario - sostiene l'associazione - risalire al 'paziente zero', usando l'analogia delle epidemie: cioè la/le località che per prime sono state investite dai dischetti e che, presumibilmente, sono le più vicine al punto di sversamento". Per questa ragione, con lo slogan "tutti insieme per un mare pulito" Clean Sea Life invita turisti, sub, diportisti, bagnini e bagnanti a raccogliere i dischetti segnalando con foto e video gli spiaggiamenti, per risalire all'origine della problematica.