Lo studio: anche i coralli mangiano plastica

Ambiente
I polipi dei coralli potrebbero essere attratti dalla plastica (Foto: Getty Images)

Lo suggerisce una ricerca americana: negli esperimenti i coralli preferiscono la plastica "pulita" rispetto a quella ricoperta di batteri. Segno, dicono gli scienziati, che contiene qualcosa di "gustoso" 

Non solo i pesci, anche i coralli ingeriscono plastica forse non sempre per errore ma perché le microparticelle di questo materiale potrebbero risultare appetitose. A questa conclusione arriva un team di ricercatori della Duke University del North Carolina che ha condotto degli esperimenti ad hoc. Lo studio è pubblicato sul Marine Pollution Bulletin.

Lo studio

Gli scienziati hanno sottoposto ai coralli diversi tipi di micro-particelle di plastica osservando che tutti venivano ingeriti, spesso a scapito di sabbia o altre sostanze naturali. Non solo. I coralli hanno preferito, in un rapporto di circa tre a uno, particelle di plastica "pulite", rispetto a microplastiche ricoperte di batteri. Questo, spiega Austin S. Allen, uno dei ricercatori, potrebbe significare che "la plastica in sé contiene qualcosa che la rende gustosa". I coralli del resto non hanno un apparato visivo, ma nonostante ciò appaiono attratti dalla plastica come cibo. Quali siano le sostanza che stimolano l’appetito di questi organismi marini è ancora un tassello da studiare, sottolineano i ricercatori. "Quando la plastica viene prodotta contiene centinaia di additivi chimici e uno qualsiasi di questi o un particolare mix potrebbe risultare appetitoso per i coralli". Una volta appurato questo, aggiungono, va capito se la stessa combinazione chimica stimola anche le "papille gustative" di altre specie marine.

Video: la plastica ingerita dal corallo

Il "gusto" pericoloso della plastica

È noto da tempo ormai che diversi animali marini, dai pesci alle tartarughe, ingeriscono per errore i detriti di plastica che inquinano gli oceani perché questi pezzi galleggianti, spesso minuscoli, potrebbero assomigliare a una preda. Nuovi studi stanno però aprendo scenari diversi. La Noaa ad esempio quest'estate ha concluso che i pesci non ingeriscono per caso la plastica ma la mangerebbero perché ingannati da un odore simile a quello del cibo che la plastica acquisisce stando nel mare.

Cibo indigesto

Le microplastiche, frammenti dal diametro inferiore ai 5 millimetri, si sono accumulate negli oceani da almeno quarant'anni, ricorda la Duke University e ora sono praticamente ovunque nell'ambiente marino. Sono una minaccia grave per gli animali, dagli uccelli alle tartarughe e non solo, soprattutto perché vengono ingerite. La plastica è poco digeribile, può portare a blocchi intestinali e può creare anche un falso senso di sazietà, fino a ridurre le riserve energetiche degli animali che la consumano. Nell'esperimento gli scienziati hanno anche rilevato che circa l'8% della plastica ingerita dai polipi di corallo era ancora bloccata nel loro intestino dopo 24 ore. Senza contare i composti chimici che attraverso la plastica potrebbero essere assorbiti dagli organismi. Ad esempio gli ftalati che agirebbero da ormoni ambientali.

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