Il fotografo Troy Moth ha immortalato l’animale in una comunità dell’Ontario e ha intitolato l’immagine Invisible Horseman - 2017, un riferimento ai cavalieri dell'apocalisse: “Ho pianto quando l’ho fatta", ha scritto su Instagram
“Ho pianto”
Moth, che si trovava in una comunità dell’Ontario, in Canada, postando l’immagine sul suo profilo Instagram ha scritto: “Ho pianto quando ho scattato la foto, poi ancora quando ci ho lavorato e di nuovo tante volte ripensandoci”. Poi spiega che prima di pubblicarla ha aspettato quasi un mese “e ancora non sono sicuro di come mi faccia sentire. So però che non dimenticherò mai questo momento, e cosa sia successo a quell’orso in seguito, cosa che ero troppo scioccato per fotografare”.
Dopo lo scatto
In un’intervista al sito desmog.ca, Moth ha raccontato quel “dopo lo scatto”, quando l’orso si è alzato lentamente “era stordito, è inciampato e poi ha camminato attraverso questa cava di fuoco per poi scomparire”. Il fotografo spiega che, probabilmente, l’animale stava aspettando che le fiamme scemassero.
Le reazioni
Moth ha anche spiegato che le reazioni seguite alla pubblicazione della foto sono state tante e diverse: “Una donna ha detto che dovremmo biasimare chiunque sia coinvolto in tutta questa situazione. Ma io ho pensato ‘Cosa? Tu sei parte di questo. Tutti siamo parte di questo’”. Inoltre, secondo il fotografo, le persone che sono rimaste più impressionate dallo scatto sono quelle più disconnesse dalla natura, che vivono nei centri urbani.
L’apocalisse
Il titolo della foto, Invisible Horseman - 2017, ricorda il tema dell’apocalisse che, spiega Moth, “in questa foto ha un senso. Ero in un luogo isolato, non c'era nulla per miglia. Ero circondato solo dalla spazzatura degli umani e dalla natura”.