Ecuador, testata la prima canoa a energia solare

Ambiente
Vista della Foresta Amazzonica (Getty Images)

Il progetto “Kara Solar” punta a migliorare la qualità di vita della popolazione indigena degli Achuar, nella foresta Amazzonica, favorendo i trasporti e salvaguardando allo stesso tempo l’ecosistema

Si è concluso nel porto di Sharamentsa, in Ecuador, il viaggio della prima canoa a energia solare dell’Amazzonia. “Kara Solar”, questo il nome del progetto che ha promosso l’operazione, ha visto l’imbarcazione muoversi per 25 giorni nelle acque di cinque grandi fiumi tra Ecuador e Perù, servendosi unicamente dell’energia del sole. L’iniziativa, a cui ha concesso ampio spazio il quotidiano spagnolo “El Pais”, è nata per volontà dell’Asociación Latinoamericana para el Desarrollo Alternativo (Aldea) e della Nacionalidad Achuar del Ecuador, e si propone di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni indigene facilitando i trasporti e rispettando l’ambiente.

La canoa

La canoa è nata per sopperire alla mancanza di mezzi di trasporto nel territorio abitato dalle tribù Achuar, che si estende per oltre 600mila ettari tra le province dell’Ecuador di Morona Santiago e Pastaza, fino al confine con il Perú. Realizzata in fibra di vetro per essere più resistente, la barca è stata battezzata ‘Tapiatpia’, parola che in lingua achuar vuol dire ‘pesce elettrico’, un nome che si rifà alla leggenda di un animale che aiutava le altre creature del bosco ad attraversare il fiume. La canoa ha 32 pannelli solari installati sul tetto, 12 batterie che immagazzinano energia e due motori elettrici. È inoltre dotata di 18 posti a sedere, e due per l'equipaggio. Ai passeggeri sarà chiesta una piccola quota per coprire costi e operazioni di mantenimento.

I vantaggi

La regione abitata dagli Achuar è difficilmente raggiungibile via terra, e la benzina vi arriva per mezzo aereo, risultando molto costosa: chi non può sopportare spese elevate affronta camminate anche di otto ore per raggiungere ospedali, scuole e centri di servizio. Altri, invece, si affidano ad imbarcazioni motorizzate estremamente dannose per l’ecosistema, molto lente e rumorose. “Per la prima volta, grazie a questa canoa, ci sarà invece un mezzo di trasporto regolare e sostenibile”, ha spiegato Oliver Utne, il cooperante statunitense che per primo nel 2009 ebbe l’idea di un’imbarcazione ad energia solare dopo un periodo vissuto in questa comunità. Grazie ai prezzi di trasporto economico, il progetto “Kara Solar” permetterà a molti giovani di frequentare le scuole cittadine e favorirà anche lo scambio di alimenti come frutta, carne e verdura, permettendo a molti locali di seguire una dieta più variegata. Per il momento, il veicolo raggiungerà solo una piccola parte degli 84 insediamenti achuar che esistono in Ecuador, ma i fautori del progetto assicurano di voler costruire altre imbarcazioni che possano mettere in comunicazione le comunità achuar dell’Ecuador anche con quelle del Perù.

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