Le avventure di Hooten & the Lady e la ricerca dei Libri Sibillini

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Hooten and the Lady in Italia, a Roma
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Nella serie tv in onda su Sky Uno con un doppio episodio tutti i venerdì alle 21.15, i due protagonisti fanno tappa in Italia sulle tracce dei Libri Sibillini. Ecco cosa c'è da sapere su questi misteriosi e leggendari manoscritti.

Il 13 gennaio su Sky Uno è partita un'avventura tutta nuova, che ci condurrà in giro per il mondo a caccia di tesori assieme a due cercatori d'eccezione: il girovago Ulysses Hooten e l'esperta di Storia Lady Alexandra Lindo-Parker. Stiamo parlando ovviamente dei due protagonisti della nuova serie tv Le avventure di Hooten and the Lady, interpretati rispettivamente da Michael Landes e Ophelia Lovibond.

 

Tra le antiche reliquie di cui i protagonisti sono andati alla ricerca, spiccano i leggendari Libri Sibillini, che hanno portato il duo fino in Italia, a Roma, tra pericoli e misteri. Ma di che cosa si tratta esattamente? I libri in questione esistevano davvero? Cerchiamo di capirci qualcosa di più...

 

I misteriosi Libri Sibillini erano delle raccolte di responsi oracolari in esametri greci. Pare fossero stati comprati dall'ultimo re di Roma, Tarquinio Prisco, dalla sacerdotessa nota come Sibilla Cumana. La compravendita, peraltro, non fu affatto priva di inconvenienti, come vedremo tra poco.

 

In principio, infatti, i libri erano nove, ma siccome il re reputò il loro prezzo troppo alto, la Sibilla non fece una piega e ne bruciò tre, offrendo i rimanenti sei allo stesso prezzo. Tarquinio Prisco rifiutò ancora la proposta, così la sacerdotessa ne bruciò altrettanti, lasciandone integri solo tre. A quel punto il sovrano, disperato, accettò di comprare quel che era rimasto dei Libri Sibillini al prezzo iniziale. Quando si dice una trattativa spietata...

 

I libri vennero conservati in una camera scavata sotto il tempio di Giove Capitolino, sul Campidoglio, e affidati alla tutela di un numero sempre crescente di custodi, in origine due, poi si arrivò fino al numero di quindici. I testi venivano consultati in momenti di difficoltà, per cercare di interpretare il volere degli dei.

 

Secondo le testimonianze, i Libri Sibillini vennero consultati a più riprese sia in periodo repubblicano che imperiale. Nell'83 a.C. i testi andarono bruciati, ma si cercò di ricostruirli andando a recuperare parti dei libri conservate in altri santuari. Queste raccolte furono collocate nel tempio di Apollo Palatino, dove rimasero fino al V secolo d.C. E poi che successe?

 

Che fine fecero esattamente i Libri Sibillini non è chiaro. Quel che è certo è che dal 400 se ne persero le tracce. Il principale indiziato della loro sparizione è il generale Stilicone, patrizio e poi console dell'Impero Romano, accusato dal poeta e uomo politico Rutilio Namaziano di averli bruciati. Il motivo? Forse le profezie vennero usate per criticare il suo governo in seguito agli attacchi ripetuti di Alarico I.

 

Come che sia, la fine dei Libri Sibillini non poteva che essere avvolta nel mistero, proprio come le sue origini. Le avventure di Hooten & the Lady ti aspettano con un doppio episodio tutti i venrdì alle 21.15 su Sky Uno!

 

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