Addio a Françoise Hardy, voce di Tous les garçons et les filles

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Icona degli anni Sessanta, aveva più volte raccontato la sua battaglia contro il cancro. Ad annunciarne la morte è stato il figlio Thomas Dutronc

La popolare cantante e attrice Françoise Hardy è scomparsa a 80 anni, dopo una lunga malattia. 

Più volte nelle Top 10 europee dei singoli e degli album, è apparsa in diversi film (tra cui Grand Prix). 

La notizia della sua morte l'ha data il figlio, Thomas DuTronc, che non ha rivelato dettagli limitandosi a scrivere: "Maman est partie" (la mamma non c'è più).

Da diversi  anni, Hardy combatteva contro il cancro.

La fama con Tous les garçons et les filles

Françoise Hardy conobbe per la prima volta il successo nel 1962, quando la sua Tous les garçons et les filles raggiunse la vetta delle classifiche dei singoli in Francia e in molti altri Paesi. Trasmessa in prima serata dalla tv francese, durante una diretta elettorale seguitissima, la canzone divenne la bandiera del disagio adolescenziale, arrivando a vendere due milioni di copie nel mondo (in italiano è conosciuta come Quelli della mia età).

 

Conosciuta per il suo stile malinconico, Hardy incarnava lo spirito "yé-yé" dell'epoca. Oltre dieci dei suoi singoli sono finiti nella Top 10 francese negli anni Sessanta, e lo stesso è stato per gli album (l'ultima volta in Top 10 risale al 2018).

 

Non solo è, ancora oggi, una delle artiste francesi di maggior successo. Françoise Hardy divenne famosa anche in Belgio, in Germania e in Canada, e posizionò tre singoli nella Top 30 del Regno Unito. Pur non entrando mai nelle classifiche degli Stati Uniti, è stata inserita al 162esimo posto nella lista 2023 di Rolling Stone dei 200 più grandi cantanti di tutti i tempi.

Il successo in Italia

In Italia, Françoise Hardy ebbe successo nel 1963 con È all'amore che penso e L'età dell'amore (prima in classifica), ma anche con le cover dei suoi brani francesi Quelli della mia età e L'amore va.

 

 

Nel 1966 si esibì al Festival di Sanremo con Parlami di te, insieme a Edoardo Vianello. Più tardi compose La Maison où j'ai grandi, cover de Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano, e scritturò per il video musicale de Il Pretesto (cover italiana di It Hurts to Say Goodby di Serge Gainsbourg) lo stilista Renato Balestra.

 Si ritirò da tournèe e concerti nel 1968, dopo un'ultima tournée in Sudafrica e a Kinshasa, limitandosi ad apparire saltuariamente in radio e in tv. A partire dagli anni Settanta, infatti, Françoise Hard preferì dedicarsi all'astronomia, scrivendo diversi libri sull'argomento.

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