Lo stato confusionale acuto è molto diffuso tra gli anziani, specialmente in ospedale. Secondo i geriatri bisogna agire con specifici programmi per prevenire la sindrome
Che cosa si intende per delirium? Il termine si riferisce a uno stato confusionale acuto, che include la perdita di attenzione da parte del soggetto affetto, oltre all’alterazione dello stato di coscienza. Si tratta di uno stato transitorio, che non dovrebbe estendersi oltre la durata di sei mesi, e quindi reversibile. Tuttavia, continua a essere molto alta negli anziani l’incidenza di questa sindrome, spesso e volentieri sottovalutata ma che in età avanzata raddoppia la mortalità. È stato questo uno dei temi discussi dalla Società italiana di gerontologia e geriatria, riunitasi a Roma in occasione del 63esimo Congresso Nazionale.
Delirium, le cause principali
Al momento del ricovero, un over 80 su 5 soffre di delirium, il che sottolinea secondo gli esperti una sostanziale mancanza a livello di prevenzione. Ci sono infatti determinate cause che possono favorire l’insorgere della sindrome: tra queste, in particolare, inciderebbe il fatto di vivere costantemente in un ospedale, che priverebbe l’anziano del senso di sentirsi a casa e dei contatti umani tenuti abitualmente oltre a cositringerlo, a causa delle terapie, a modificare bruscamente le abitudini relative al sonno e la veglia. Giocherebbero inoltre un ruolo importante anche intossicazioni, carenze nutrizionali, interventi chirurgici, traumi e malattie.
I problemi cognitivi degli anziani in ospedale
Proprio grazie alla conoscenza dei fattori di rischio secondo gli esperti bisognerebbe agire al fine di prevenire la comparsa del delirium, per la cura del quale esistono anche programmi specifici. Tra questi c’è “l’Hospital Elder Life Program (HELP), che include interventi per il riorientamento nel tempo e nello spazio, il mantenimento di una buona idratazione, un ridotto uso di farmaci psicoattivi, la precoce mobilizzazione e una buona igiene del sonno”, come spiegano i geriatri. Un approccio non farmacologico che, stando ai risultati di alcuni studi, riduce anche del 64% le complicanze causate dal delirium. Alla luce dei dati che mostrano la diffusione di deficit cognitivi negli anziani è infatti sempre più importante guardare a possibili soluzioni. Tra i pazienti con oltre 80 anni ricoverati in ospedale il 9% soffre di delirium, associato invece alla demenza nel 12% dei soggetti. Il 24% presenta invece un leggero declino cognitivo, mentre solo il 44% non mostra alcun tipo di problema a livello cerebrale.