Nonna Italia: il welfare familiare che si regge sugli over 65

Salute e Benessere

Virginia Di Marco

Nell'epoca della precarietrà, l'ancora di salvezza delle famiglie italiane sono i nonni. I dati parlano chiaro: la colonna portante del nostro welfare sono loro. 

Un celebre proverbio napoletano dice: “Chi tiene mamma, nun chiagne”.

Verissimo. Ma io aggiungerei: “Chi ha i nonni, ride”.

Soprattutto in Italia.

I nonni italiani sono i più generosi d'Europa

I nonni sono una risorsa preziosa, innanzitutto emotivamente. Ma non solo: in particolare, i nonni italiani costituiscono oggi una colonna fondamentale del welfare familiare. 

Secondo un sondaggio realizzato recentemente da Ipsos per Fondazione Korian, il 49% dei nonni italiani aiuta economicamente figli e nipoti, contro il 24% della media europea.

Lo stesso sondaggio ci dice che il 61% degli over 65 italiani danno costantemente consigli a figli e nipoti, su argomenti disparati, dalla scuola al lavoro alle relazioni.

Dati sovrapponibili a quelli forniti da altre fonti.

“Quando si pensa agli over 65enni, si tende a credere che abbiano esaurito il loro ciclo di vita “attiva” e che rappresentino solo un costo per la società”, ha detto qualche tempo fa Roberto Messina, Presidente di Cuore Italia e Senior Italia.

“Nulla di più falso. Il 33,1% dei nonni si occupa quotidianamente dei nipoti e il 47,6% lo fa una o più volte alla settimana; per non parlare dell’apporto economico: il 44,8% impiega l’eccedenza mensile di denaro per aiutare figli e familiari e sono 4,5 milioni gli over 65enni che svolgono attività di volontariato e supportano economicamente associazioni di vario titolo. Questi sono solo alcuni dei dati di quella che viene chiamata la “Silver Economy” e che vale ben 3.000 miliardi di euro a livello europeo”.

Ma quanti sono i “nonni” italiani?

In Italia nel 2017 la popolazione di età pari o superiore ai 65 anni era di circa 13,5 milioni, vale a dire il 22,3% della popolazione; e secondo proiezioni ISTAT dovrebbe arrivare a costituire il 33% nei prossimi 25 anni.

Ci si lamenta spesso, comprensibilmente, del fatto che l’Italia non sia un Paese per giovani, e queste cifre lo confermano. Ma nell’attesa (speriamo non vana) di diventarlo, prima o poi, possiamo intanto ringraziare di essere un Paese di nonni.  

 

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