Di Maio: "Voterei per uscire dall'euro". Renzi: "Follia"

Politica

È polemica per una dichiarazione del candidato premier del Movimento 5 Stelle: "Il referendum sarebbe una extrema ratio, ma sarei a favore". Dura la risposta del segretario del Pd su Twitter. Serracchiani: "Di Maio si candida alla distruzione dell'economia italiana"

Nuovo botta e risposta tra Luigi Di Maio e Matteo Renzi. L’oggetto della contesa è l’eventualità di un’uscita dell’Italia dall’euro: il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha affermato che nel caso di un referendum voterebbe a favore dell’abbandono della moneta unica. Su Twitter è arrivata una dura replica del segretario del Partito Democratico: "Stavolta Di Maio ha fatto chiarezza, bisogna ammetterlo: lui voterebbe per l'uscita dall'euro. Io dico invece che sarebbe una follia per l'economia italiana". Di Maio, rispondendo alla domanda sulla possibilità per l’Italia di lasciare la moneta unica, aveva precisato di considerare il referendum "una extrema ratio", e che il ricorso alla consultazione "significherebbe che l'Europa non ci ha ascoltato. Ma io vedo oggi una opportunità dall'Europa". Attacca Di Maio anche il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova: "Pronto a un confronto in cui spiegare che disastro sarebbe l'uscita dall'euro". L'esponente Pd Debora Serracchiani: "Di Maio si candida a distruggere l'economia italiana".

Della Vedova: "Sarebbe disastro, pronto a confronto"

Critico sulle posizioni del candidato premier del Movimento 5 Stelle è il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, tra i promotori di +Europa con Emma Bonino: "Di Maio è per l'uscita dell'Italia dall'Euro (e quindi dalla UE)... sappiatelo; farebbe meglio a togliere la clausola retorica 'se UE non accetta mie condizioni'", scrive su Twitter Della Vedova. "Sono pronto a confronto pubblico, in cui spiegare che disastro sarebbe e confrontarmi con suoi argomenti pro-Italexit", conclude il sottosegretario agli Esteri.

Serracchiani: "Di Maio candidato a distruzione economia"

Anche l'esponente Pd e presidente della Regione Friuli Debora Serracchiani attacca pesantemente Di Maio: "E' ufficiale: Di Maio è candidato alla distruzione dell'economia e della credibilità italiana. E' inutile ricordare a questi demagoghi", nota Serracchiani, "che sui trattati internazionali la nostra Costituzione non prevede si possano indire referendum, perché è evidente che Di Maio parla come il suo boss, a ruota libera e fregandosene della verità e della realtà. Ciò che spaventa è che non viene tenuto in nessun conto il contraccolpo che avrebbe per la nostra economia il solo annuncio di un simile referendum, a partire dalla fuga di capitali all'estero e dalla speculazione che tornerebbe a colpire il nostro Paese. Di Maio", conclude Serracchiani, " è la prova vivente di come si possa essere al contempo spregiudicati e incompetenti".

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