Golden Globe, attrici in nero contro molestie e disparità di genere

Spettacolo
Meryl Streep sul palco durante l'edizione 2017 (archivio Getty Images)

Secondo alcune fonti, citate da Billboard, il movimento #MeToo starebbe organizzando una serie di proteste simboliche contro violenze di genere e discriminazioni  

Dopo gli scandali e le denunce degli ultimi mesi, durante i prossimi Golden Globe i riflettori saranno puntati sulle attrici e sul movimento di protesta #MeToo. Per ricordare le disparità di genere e condannare le violenze subite dalle vittime di Harvey Weinstein e degli altri attori, registi e potenti di Hollywood, attrici, nominate e presentatrici della 75esima edizione del premio cinematografico indosseranno, secondo alcuni insider, solo abiti neri.

Red carpet in nero

Il 7 gennaio 2018 sul red carpet non sfilerà solo la bellezza, dunque. Per le donne dell'industria cinematografica sarà un'occasione per continuare a sottolineare l'importanza di raggiungere la parità in termini economici e - soprattutto - di trattamento umano a Hollywood fra genere maschile e femminile. Tra le attrici più attese sull'inedito "black carpet", pronte a vestirsi di nero per protesta, People fa i nomi delle nominate Nicole Kidman, Meryl Streep e Emma Stone, molto attive sul tema della disparità di genere. Secondo le fonti non ci sarebbe un supporto operativo ufficiale dell'organizzazione, ma solo solidarietà al movimento #MeToo. Da insider vicini all'organizzazione degli Screen Actors Guild Awards, invece, giunge la notizia che per l'edizione 2018 sono state scelte (per lo stesso motivo) solo presentatrici donna.

Da #AskHerMore a #MeToo

Ad appoggiare la protesta è anche la regista Jennifer Siebel Newsom, creatrice del movimento #AskHerMore. Il suo movimento agisce per mettere in luce l'importanza di trattare le donne come esseri umani e non come oggetti. Come ha dichiarato a Billboard, "penso che #MeToo sia più o meno la stessa cosa". La speranza di Newsom è che il red carpet sia una buona occasione per far sì che il potere dei media questa volta faccia la differenza. Dall'esplosione del caso Weinstein in poi, le voci levatesi contro di lui da parte delle sue vittime sono state numerose. L'ultima in ordine di tempo è stata Salma Hayek. Ma dallo scorso 5 ottobre gli accusati si sono moltiplicati e lo scandalo ha travolto anche personaggi come Kevin Spacey, Louis C.K., Dustin Hoffman. Secondo Insider, la protesta non si fermerà ai Golden Globe, ma verrà estesa a tutta la stagione 2018 dedicata ai premi cinematografici.

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