Morte Pamela, dubbi sulle cause del decesso

Cronaca
Un'immagine della fiaccolata organizzata per ricordare la 18enne morta (Ansa)
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Il medico legale, dopo un esame durato oltre quattro ore, ipotizza una fine violenta per un corpo contundente. Nuovi accertamenti saranno condotti la prossima settimana

Neanche la seconda autopsia, durata circa 4 ore, chiarisce le cause sulla morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana il cui cadavere smembrato è stato rinvenuto in due trolley a Pollenza. Per sciogliere i dubbi occorrerà attendere gli esami tossicologici e di laboratorio i cui risultati arriveranno entro 20 giorni. Lo conferma il procuratore Giovanni Giorgio che coordina l'inchiesta.

Colpita alla tempia

I primi esiti dell'accertamento sul corpo della ragazza, non avrebbero consentito di raggiungere risultati altamente significativi sul piano probatorio ma, secondo quanto riferisce il medico legale Mariano Cingolani al Corriere della Sera, sul corpo di Pamela Mastropietro ci sarebbero "segni di applicazione di violenza sicuramente in condizioni di vitalità. Quando la ragazza era ancora viva, cioè, è stata applicata energia con un corpo contundente alla sua tempia". Non è chiaro però se sia stato proprio quel colpo alla tempia ad esserle fatale.

La dose di eroina

Nell'inchiesta è intanto entrato un secondo indagato, oltre a  Innocent Oseghale: è un altro nigeriano, Lucky Desmond, accusato di avere ceduto una "modestissima" dose di eroina alla ragazza. Proprio la piccola quantità ceduta, hanno spiegato fonti giudiziarie, non consente l'emissione di un provvedimento di custodia cautelare. Desmond è indagato per concorso in omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere, oltre che per la cessione della droga.

Non ci sono elementi per l'arresto

La piccola quantità di droga ceduta non consente l'emissione di un provvedimento di custodia cautelare ma potrebbe essere stata fatale alla giovane che non usava droghe da quattro mesi. La famiglia l'aveva mandata a disintossicarsi nella comunità Pars di Corridonia da cui si era allontanata il 29 gennaio scorso, il giorno prima della sua morte.

Nuovi accertamenti la prossima settimana

Il procuratore di Macerata, dopo aver fatto sapere che dall’autopsia non è arrivata alcuna prova significativa, ha spiegato che questo accade "perché mancano tracce di sangue e di urina sui resti del cadavere che, a dire dei medici legali, è stato sezionato in modo apparentemente scientifico". "Ulteriori accertamenti di laboratorio - ha concluso - saranno effettuati la settimana prossima".

La difesa

I due pusher continuano a negare responsabilità per le pesanti accuse. Innocent, per il quale secondo il gip non ci sono sufficienti indizi di colpevolezza per l'omicidio, ha cambiato più volte versione: aveva detto che la ragazza era salita in casa solo con Desmond, il quale le aveva ceduto eroina; poi ha raccontato invece di averla vista iniettarsi droga e poi sentirsi male prima di scappare. Desmond ha sostenuto di non essere mai stato in quell'appartamento e di non aver visto quel giorno ne' Innocent ne' Pamela: l'eroina? "Mai spacciato droga".

Pamela, dalla sparizione al ritrovamento del cadavere

I resti della 18enne romana fatta a pezzi sono stati ritrovati in due trolley lasciati nella notte tra il 30 e il 31 gennaio in un piccolo fossato di via dell'Industria, a di Pollenza (Macerata). Era stata la stessa madre della ragazza a denunciare la scomparsa ai carabinieri della stazione di San Giovanni, a Roma, dopo che la giovane si era allontanata dalla comunità dove era in cura.  

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