Neve, forti venti e rischi di slavine: si segnalano disagi e tratti interrotti in Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e Alto Adige
L'elevato rischio valanghe ha costretto alla chiusura la strada regionale che porta a Cervinia. Lo ha deciso il commissario del comune di Valtournenche. Chiuse anche le strade della Val Ferret e della Val Veny, nel comune di Courmayeur. Sempre a seguito dell'ondata di maltempo che sta investendo la Valle d'Aosta, lunedì 22 gennaio il traforo del Monte Bianco resterà chiuso al traffico in entrambi i sensi di marcia, fino a quando non sarà completamente escluso il rischio di una possibile valanga. In base ai dati forniti dal bollettino Aineva (l'Associazione delle Regioni e Province autonome dell'arco alpino italiano), oggi il rischio valanghe è di grado 3 (marcato) su tutti i settori alpini più a nord, e da grado 2 (moderato) a grado 1 (debole) sulle restanti aree.
Allerta arancione in Lombardia
In Lombardia, il rischio valanghe ha fatto scattare l'allerta arancione. La Sala operativa della Protezione civile della Regione ha diffuso una comunicazione di preallarme a partire dalle 13. Si monitorano in particolare le e zone 12 (Alpi Retiche occidentali, province di Como e Sondrio), 13 (Retiche centrali, provincia di Sondrio) e 14 (Retiche orientali, province di Brescia e Sondrio). Si guarda, anche se con rischi ritenuti inferiori, alle zone 15 (Adamello, provincia di Brescia), 54 (Orobie centrali, province di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio) e 56 (Orobie occidentali, province di Como e Lecco). Il pericolo deriva dalla combinazione tra neve fresca e vento, che aumenta le possibilità di distacco di valanghe di medie e grandi. La Regione avverte di "possibili danni sia per gli escursionisti in montagna che nei centri abitati e sulle vie di comunicazione". La Protezione civile ha quindi suggerito alle amministrazioni locali di informare i cittadini, intensificare il monitoraggio e valutare l'eventuale necessità di chiusura o divieto di transito delle strade di competenza a elevato rischio.
Tormente di neve in Piemonte
Tormente di neve e forti venti stanno intanto sferzando le montagne del Piemonte, con raffiche fino a 200 chilometri orari nel parco del Gran Paradiso. I dati sono stati rilevati dalla rete Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) sulla Gran Vaudala. Forte vento in provincia di Torino: 115 kmh in Valle di Susa, a Giaglione, 118 kmh in Val Pellice, 95 kmh a Susa. Le raffiche hanno determinato la chiusura nel comprensorio sciistico della Via Lattea, dei collegamenti Sestriere-Sauze d'Oulx, Sestriere-Sansicario e Sauze d'Oulx-Sansicario. Il rischio di valanghe rimane "marcato". Chiusa anche, in provincia di Cuneo, la statale del Colle della Maddalena, al confine italo-francese, per una forte tormenta.
La situazione in Alto Adige
Strade chiuse e parecchi disagi anche in Alto Adige. Dall'Alta Val Venosta fino alla cresta di confine centrale, è forte il pericolo valanghe. Il traffico è stato interrotto sulle provinciali Val Senale da Certosa in poi, Vallelunga da Curon e sulla strada tra Resia e la Val Roja. In Val Pusteria, invece, è stato chiuso il tratto tra Molini e Riva di Tures dalla località Acereto in poi. Il Passo Giovo, percorribile solo con attrezzatura invernale, è chiuso fino a domattina. Il passo Erbe, invece, è raggiungibile unicamente dalla parte della Val Badia. Chiusura invernale per i passi Stelvio, Pennes e Stalle, così come per passo Rombo dal bivio Corvara in Passiria.