Sindaco Mantova non chiese favori sessuali: "Fine di un mese doloroso"

Cronaca

Mattia Palazzi commenta a Sky TG24 l'archiviazione dell'indagine a suo carico: "C'è stata una vile strumentalizzazione". Era accusato di concussione nei confronti della vicepresidente di un'associazione cittadina

“È la fine di un mese doloroso per me, ma in realtà per Mantova”. Il sindaco della città lombarda Mattia Palazzi commenta così a Sky TG24 l’archiviazione disposta dalla Procura nei suoi confronti. Palazzi era accusato di aver chiesto favori sessuali alla vicepresidente di un’associazione culturale in cambio di un sostegno economico da parte del Comune. “Io non avevo dubbi”, dice, “ho detto subito che ero completamente estraneo all’accusa che mi veniva rivolta dal consigliere di Forza Italia”. Una vicenda che si è conclusa in tempi rapidi, per cui Palazzi ringrazia la Procura: “Ha fatto indagini serie e veloci, nel giro di un mese la verità è venuta fuori. Ma credo ci sia ancora molto da capire di questa storia”. E conclude: “La cosa vergognosa è stata da una parte l’utilizzo di una gogna mediatica e dall’altra la strumentalizzazione vile che è stata fatta dai 5 Stelle e da Forza Italia”.

La vicenda

Lo scorso 24 novembre un esposto presentato da un consigliere di opposizione aveva accusato il sindaco Mattia Palazzi di aver chiesto favori sessuali alla vicepresidente di un’associazione culturale di Mantova in cambio del sostegno economico del Comune. La Procura della città aveva quindi aperto un fascicolo per tentata concussione continuata. Al centro delle indagini erano finiti alcuni messaggi tra Palazzi e la donna: quest’ultima li avrebbe girati a un’amica che li avrebbe poi fatti avere al consigliere che ha presentato l’esposto. Venerdì 22 dicembre la svolta nelle indagini: la vicepresidente dell’associazione ha ammesso di aver alterato il testo degli sms scambiati con il sindaco e di averli inoltrati a terze persone ignare delle manomissioni. La Procura di Mantova ha quindi chiesto l’archiviazione delle accuse nei confronti del sindaco Palazzi e indagato la donna per il reato di false informazioni al pm, rese durante il suo primo interrogatorio.

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