Secondo i giudici esiste un nesso tra l'abuso del telefonino e l'insorgenza di un cancro al cervello. A un dipendente di un'azienda che per 15 anni aveva usato il cellulare 3 ore al giorno sarà corrisposta una rendita da malattia professionale
Esiste un nesso tra l'uso scorretto del cellulare e l'insorgenza di un tumore? La questione è controversa e da tempo oggetto di dibattito nella comunità scientifica a livello internazionale. Ora, per la prima volta in Italia, una sentenza riconosce l'esistenza di una correlazione. Lo scorso 30 marzo il tribunale di Ivrea ha infatti condannato l'Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente di un'azienda al quale è stato diagnosticato un tumore al cervello, dopo che per 15 anni aveva utilizzato il telefono cellulare per più di 3 ore al giorno.
"Per la prima volta al mondo una sentenza riconosce il nesso di causa tra uso improprio del cellulare e tumore al cervello. Ora crediamo sia necessario riflettere su questo problema e adottare le giuste contromisure" hanno affermato gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone.
Il caso e la sentenza
Nella fattispecie, il cancro - una forma benigna ma invalidante - ha colpito un dipendente 57enne di una grande azienda che, per quindici anni, ha utilizzato dalle tre alle quattro ore al giorno il cellulare senza protezioni. Il tumore è stato diagnosticato nel 2010, dopo una persistente sensazione di orecchio tappato.
Il consulente tecnico d'ufficio nominato dal giudice del Lavoro di Ivrea ha riconosciuto un danno biologico permanente del 23%, condannando l'Inail al pagamento di un'indennità di circa 500 euro al mese per tutta la vita della vittima.
La vittima: serve consapevolezza
"Non voglio demonizzare l'uso del telefonino, ma credo sia necessario farne un uso consapevole" afferma Roberto Romeo. "Ero obbligato a utilizzare sempre il cellulare per parlare con i collaboratori e per organizzare il lavoro, per 15 anni ho fatto innumerevoli telefonate anche di venti e trenta minuti, a casa e in macchina. Poi ho iniziato ad avere la continua sensazione di orecchie tappate, di disturbi all'udito. E nel 2010 mi è stato diagnosticato il tumore, un neurinoma al cervello. Ora non sento più nulla dall'orecchio destro perché mi e' stato asportato il nervo acustico".
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