Trionfano il canadese Galen Reynolds e la polacca Marta Wenta
(ANSA) - BELLUNO, 12 GIU - Dura, estrema, infinita, tecnica, affascinante. È Dolomiti Extreme Trail, evento che sui sentieri della Val di Zoldo (Belluno), nel cuore delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità Unesco, sino a oggi ha celebrato l'edizione numero 9, segnando il record di presenze. Sono stati oltre 1600 i concorrenti, in rappresentanza di 51 nazioni, che hanno gareggiato al cospetto di Pelmo e Civetta, Moiazza e Bosconero, Prampèr e San Sebastiano.
Nella gara più prestigiosa e più difficile, il 103 K (103 chilometri di sviluppo per 7.100 metri di dislivello positivo, il via alle 22 di venerdì 10 giugno) si è imposto Galen Reynolds, canadese trapiantato in Slovenia. 14 ore il tempo impiegato da Reynolds, classe 1984. Dopo una prima parte in compagnia di un gruppetto ristretto, prima di metà gara Reynolds se n'è andato tutto solo, per andare a vincere con oltre un'ora di vantaggio su Andrea Mattiato. Per quest'ultimo, atleta originario della Valsugana ma residente a Feltre, un secondo posto di grandissima soddisfazione dopo un duello con l'austriaco Gerald Fister. Al quarto posto l'atleta di casa Tullio "Ronnie" Corazza. Successo straniero anche nella 103 K in rosa dove a imporsi, in 16h21', è stata la polacca Marta Wenta, già vincitrice di Dolomiti Extreme Trail nel 2017. Sul secondo e terzo gradino del podio sono salite, rispettivamente, la bellunese di Cortina Valentina Michielli e la slovacca Lenka Sentkeriestova.
Nella seconda gara per distanza e dislivello, la 72 chilometri (oltre 5 mila i metri di dislivello, partenza alla mezzanotte di venerdì 10) i successi sono andati all'altoatesino di Laghetti di Egna Jimmi Pellegrini, atleta da sempre protagonista sui sentieri zoldani, e alla bergamasca Marta Viganò, alla prima esperienza in Val di Zoldo.
Nella gara sui 55 chilometri (la distanza storica, quella della prima edizione, 3.800 i metri di dislivello, il via alle 5 del mattino di sabato 11) si sono imposti lo sloveno Sebastjan Zarnik e l'altoatesina di Merano Julia Kessler.
Nella giornata di oggi sono andate in scena le gare più brevi, ancorché caratterizzate da dislivelli importanti: la 22 chilometri (1.000 metri di dislivello) e 11 chilometri e 700 metri di dislivello. Sui 22 chilometri si sono imposti l'altoatesino della Val Badia Luca Pescollderungg (che ha bissato la vittoria del 2021) e l'emiliana Chiara Lelli mentre sugli 11 chilometri (700 i metri di dislivello) i più veloci sono stati l'altoatesino di Vipiteno Armin Larch e la francese Pauline Margeot.
In gara in mattinata anche 250 giovanissimi, protagonisti di Mini Dxt, prova ludico motoria. Come già nel 2021, anche in questo 2022 Dolomiti Extreme Trail è stata inclusiva: protagonisti infatti sono stati alcuni atleti paralimpici, tra i quali Moreno Pesce, l'atleta veneziano che, insieme allo staff di Dxt ed Andrea Cicini, ceo all'agenzia di comunicazione Gruppo Matches, sta lavorando a un progetto per la realizzazione di alcuni sentieri, in Val di Zoldo, percorribili da atleti con disabilità oltre a rilanciare la manifestazione con una strategia di comunicazione e marketing che ha portato grandi brand a diventare partner. (ANSA).