Pievani, omaggio a Padova e a doppia rivoluzione di Galileo

Veneto

Su Rai Storia la 'Domenica con' del filosofo

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(ANSA) - ROMA, 26 MAR - La città da cui Galileo guardò la Luna, dove una donna fu la prima al mondo a laurearsi e dove Einstein andò per dire grazie a un grande matematico: Padova, città della scienza, oltre i propri confini. La porta in tv il filosofo e docente universitario Telmo Pievani che - dopo la conduzione de "La fabbrica del Mondo" con Marco Paolini su Rai3 - debutta come "direttore", scegliendo e commentando il palinsesto della "Domenica con", lo spazio curato da Giovanni Paolo Fontana ed Enrico Salvatori, in onda il 27 marzo dalle 14 alle 24 su Rai Storia.
    Pievani parte dal cuore dello "spirito" patavino: l'Università. "E' una storia in cui studenti e docenti - dice - decidono di partire da Bologna, 800 anni fa, in cerca di una nuova sede per uno 'Studio'. Vogliono un Comune come quello di Padova che garantisca loro di essere liberi di esprimersi, anche andando contro le autorità precostituite. Qui trovano quella libertà e già nel Duecento arrivano studiosi da tutto il mondo".
    Nello stesso spirito, sarà proprio Padova ad accogliere Galileo, ricordato dal doc "Scienza e progresso umano", alle 15.00: "E' qui - ricorda - che Galileo prende il cannocchiale, lo punta verso il cielo e comincia a vedere cose meravigliose: i crateri lunari, i satelliti di Giove, la Via Lattea, Saturno. E' qui che fa nascere una doppia Rivoluzione scientifica: da una parte il metodo sperimentale, dall'altra l'enorme cambiamento concettuale dell'uomo non più al centro dell'universo".
    Nel palinsesto di Pievani sfilano altri grandi nomi, da Margherita Hack a Concetto Marchesi, da Rita Levi Montalcini a Leonardo, e c'è anche il ricordo della prima laureata al mondo, a Padova: "Si chiamava Elena Lucrezio Cornaro Piscopia e oggi la definiremmo 'un geniaccio al femminile'. Tant'è che vuole studiare e laurearsi in Teologia, ma le viene proibito e lei riesce a laurearsi in Filosofia, nel 1678. Bisognerà aspettare ancora, però, per vedere una donna in cattedra e sarà Laura Bassi a Bologna, nel '700". (ANSA).
   

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