L'Erario incasserà quanto la prossima manovra di bilancio
(ANSA) - VENEZIA, 27 NOV - Lunedì e martedì prossimi saranno due giorni "da incubo" per gli imprenditori italiani, che saranno chiamati a onorare la scadenza fiscale più onerosa dell'anno, circa 27 miliardi di euro da versare tra il pagamento degli acconti Ires, Irap Irpef e dell'imposta sostitutiva in capo alle attività in regime forfettario. La stima è dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre.
Entro martedì, di fatto, lo Stato incasserà un importo che sfiora la dimensione economica della prossima manovra di bilancio, che vale circa 30 miliardi.
Gli artigiani, i commercianti e i lavoratori autonomi, inoltre, dovranno pagare i propri contribuiti previdenziali all'Inps. Non mancheranno casi in cui sarà difficile onorare questa scadenza, e la mancanza di liquidità sta tornando ad essere un problema soprattutto per le piccole e micro imprese.
La scadenza economicamente più importante sarà quella dell'acconto Ires che, secondo le stime della Cgia, costerà alle imprese 12,2 miliardi di euro. L'acconto Irap, invece, preleverà dalle aziende 6,8 miliardi, mentre l'acconto Irpef sarà poco meno di 6,7 miliardi. Una parte di quest'ultimo versamento sarà in capo ai soggetti Irpef non titolari di partita Iva. Infine, dall'imposta sostitutiva in capo ai lavoratori autonomi in regime forfettario il fisco riceverà 1,2 miliardi.
Anche dicembre sarà un mese particolarmente impegnativo sul fronte fiscale per tanti imprenditori. Entro il 16 infatti le aziende dovranno versare i contributi previdenziali e assistenziali e le ritenute Irpef di dipendenti e collaboratori.
Dovranno, inoltre, pagare l'acconto dell'imposta sostitutiva sui redditi da rivalutazione del Tfr, il saldo dell'Imu su capannoni, uffici, negozi e l'Iva di novembre, in caso di contribuenti mensili. Infine, entro Natale dovranno liquidare anche le tredicesime ai propri dipendenti. (ANSA).