Incognita forniture, Zaia 'siamo esercito con poche munizioni'
(ANSA) - VENEZIA, 16 APR - Poche ore e la 'partita' delle vaccinazioni degli over80 sarà chiusa per affrontare in modo massiccio quella della fascia successiva dei 70enni. Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, forniture di dosi permettendo, vuole mettere un punto entro domenica alla campagna di immunizzazione della frangia più anziana della popolazione.
La risposta degli ultra80enni alla chiamata è stata massiccia: "il 95% - annuncia - si è vaccinato e mi pare un dato strepitoso. Questo prossimo fine settimana sarà dirompente con le inoculazioni che faremo a domicilio per questa fascia d'età".
Nel contempo si sta procedendo con le vaccinazioni della popolazione d'età 70-79 (494.443 in Veneto) "e il 60% ha già ricevuto, ad oggi, la prima dose - spiega Zaia -. A questi si aggiungono i fragili, i vulnerabili, gli oncologici. Sino ad ora sono 1.244.275 le dosi fatte , di cui 354 mila con il secondo richiamo".
Resta l'incognita delle forniture. "Adesso, però, bisogna avere anche i vaccini. So che il mio è un disco rotto, ma siamo un esercito con poche munizioni - commenta -. Abbiamo il motore al minimo: se avessimo 80 mila dosi quotidiane, riusciremo a farle". Il Governatore si spinge a promettere che per la prossima settimana ogni veneto potrà avere una indicazione di massima sul periodo della propria vaccinazione. "Saranno pronti dei tabelloni in cui ognuno, in base all'età, saprà quando avrà la sua dose - anticipa - .Si sta mettendo ancora a posto il meccanismo - rileva - perchè deve funzionare bene. Contiamo, entro due settimane, di poter dare date più precise per ogni attività che si farà".
Molto dipenderà anche dall'andamento della pandemia, i cui numeri sembrano finalmente aver imboccato con decisione una strada in discesa, in particolare nelle strutture ospedaliere. I dati delle ultime 24 ore indicano in 906 i positivi, pari ad una incidenza sui tamponi effettuati del 2,54%, mentre i morti sono 23. Complessivamente i positivi totali sono 399.749. I ricoverati ammontano a 1.870 (-80): 1609 in area non critica (-75) e 261 (-5) in terapia intensiva.
Zaia commenta con soddisfazione i passi del Governo a favore delle riaperture. "Ottima la decisione di Draghi, dettata dal buon senso - sostiene -. E' chiaro che il virus non se n'è andato e non si tratta di un liberi tutti, però si è andati a riconoscere che, oltre al danno sanitario, nella comunità ce n'è anche uno importante sul piano economico e su quello psicologico". E' una posizione di gradualità: "adesso la responsabilità passa da collettiva-istituzionale, che è quella della politica e delle Istituzioni, a una presa in carico da parte di ognuno di noi - conclude - sul rispetto delle regole".
(ANSA).