Al mattino porta ragazzi disabili a scuola superando burocrazie
(ANSA) - PADOVA, 17 MAR - Ogni mattina bussa alla porta degli studenti che possono frequentare la scuola perché con 'bisogni educativi speciali', li carica nella propria auto, mette la musica e li porta in aula. Poi, a fine lezioni, via con il viaggio di ritorno. Il dirigente scolastico-taxista è Alfonso D'Ambrosio che gestisce il distretto scolastico tra Vo', la prima zona città d'Italia a contare un morto per Covid e oggi nuovamente in zona rossa come tutto il Veneto, e i vicini paesi di Cinto e Lozzo.
D'Ambrosio non ne parla con orgoglio ma come di un fatto normale. Cita la Costituzione e le buone pratiche per raccontare come venerdì scorso, scattato lo stop scolastico, si è accorto che sul trasporto degli studenti con disabilità, ai quali sono comunque garantite le lezioni in presenza, le scuole erano impreparate.
"Porto tre alunni ogni giorno - racconta D'Ambrosio - naturalmente uno alla volta". All'inizio non è stato facile.
"C'è chi tra i ragazzini è timoroso - spiega - perché trovarsi il preside accanto li spaventa, altri sono orgogliosi di questo e poi c'è chi come un bambino autistico, a suo modo, dice grazie". (ANSA).