Soprintendente Ortombina,lo dobbiamo in memoria di quell'impresa
(ANSA) - VENEZIA, 28 GEN - "Oggi è come quando l'incendio distrusse tutto. Ma per rispetto di coloro che fecero la grande impresa della ricostruzione, ce la faremo". Lo ha detto oggi all'ANSA il Soprintendente de La Fenice di Venezia, Fortunato Ortombina, alla vigilia della ricorrenza dei 25 anni dal disastroso rogo che ridusse in cenere il prestigioso teatro lirico lagunare, il 29 febbraio 1996.
Un anniversario che la città e la Fondazione celebrano nel pieno della crisi portata dalla pandemia, e dopo altri eventi che hanno messo a dura prova la Fenice, come l'acqua alta del 12 novembre 2019 che danneggiò gravemente alcune apparecchiature sceniche.
"E' una significativa coincidenza - ha proseguito Ortombina - che il 25/o capiti all'interno di una fase così drammatica per tutto il mondo. Sappiamo che Venezia è in una gravissima crisi per le sue imprese del turismo. Ma se Venezia ce l'ha fatta quella volta, con un enorme sforzo di uomini, artigiani, lavoratori, e restituì nel 2003 la Fenice al mondo, so che ce la faremo, e proprio per il grande rispetto verso la ricostruzione ce la dovremo fare", ha concluso.
Per ricordare il terribile evento domani è in programma - trasmesso gratuitamente in streaming - un concerto della Banda del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che con enorme sforzo la notte del rogo impedì che le fiamme si propagassero alle abitazioni vicine e a tutta la città. La formazione, diretta dal maestro Donato Di Martile, proporrà musiche di Franz von Suppé, Niccolò Paganini, Ruggero Leoncavallo, Giuseppe Verdi, Charles Gounod, Leonard Bernstein, Giacomo Puccini ed Ennio Morricone, con la partecipazione del tenore Francesco Grollo.
Lo precederà un documentario dello scrittore Alberto Toso Fei con la regia di Tommaso Giusto, che combina video dell'epoca con interventi e interviste ai protagonisti di ieri e di oggi.
(ANSA).