Adescavano e violentavano babysitter,ridotta pena in Appello

Veneto
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Esclusa aggravante della procurata sofferenza

(ANSA) - VERONA, 21 GEN - La Corte d'Appello di Venezia ha confermato la condanna, riducendo lievemente la pena rispetto alla sentenza di primo grado, nei confronti di Mirko Altimari e Giulia Buccaro, coniugi veronesi, per una vicenda di stupri seriali nei confronti di tre giovani baby-sitter.
    I due sono stati condannati rispettivamente a 9 anni e a 5 anni e 6 mesi di carcere. In primo grado la sentenza del Tribunale di Verona era stata rispettivamente di 11 anni, e 6 anni e 8 mesi. I giudici d'appello hanno escluso un'aggravante, quella della procurata sofferenza.
    La coppia - difesa dagli avvocati Fabiana Treglia e Marco Cinetto - era finita in cella a gennaio 2019 con l'accusa di aver congegnato "una trappola di sesso e perversione", attirando con annunci di lavoro una giovane baby-sitter che poi invece aveva denunciato di avere subito una notte da incubo, adescata con l'inganno in un posto isolato nella frazione veronese di Poiano: qui la ragazza era stata violentata e fotografata sotto la minaccia di pubblicare le immagini su internet. Poi altre due ragazze avevano denunciato di avere subito le stesse violenze, venendo filmate durante gli abusi.
    Soddisfazione è stata espressa dei legati di parte civile, avvocati Federico Lugoboni e Alessandro Avanzi, che assistevano le tre giovani alle quali è già stato riconosciuto anche un risarcimento. (ANSA).
   

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