Graziano Ruzza visita medici e personale dell'ospedale
(ANSA) - MONSELICE (PADOVA), 21 NOV - "Io so quello che passato la scorsa primavera, ho solo da ringraziare Dio e i medici che hanno trovato il modo di tenermi in vita. Quelli che negano l'esistenza del virus sono dei pagliacci, degli egoisti che non amano l'esistenza propria e quella degli altri". E' lo sfogo di Graziano Ruzza, idraulico 53enne di Agna (Padova), primo paziente Covid uscito a primavera dalla Terapia intensiva dal Covid Hospital "Madre Teresa di Calcutta" di Schiavonia.
L'occasione è stata una visita di saluto ai medici e al personale del nosocomio, dove morì il primo paziente di Covid in Italia. Ad accoglierlo anche il dg dell'Azienda Ulss di Padova, Domenico Scibetta. "Non credo proprio - aggiunge Ruzza - che tutte le terapie intensive del mondo siano alleate a raccontare fandonie. Il virus non è un gioco, non è uno scherzo, purtroppo esiste. Ed è capace di far male, molto male. I negazionisti sono degli idioti". (ANSA).