Coronavirus: Venezia, negozi chiusi

Veneto
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Bus scaricano pochi pendolari, bar con luce accesa e sprangati

(ANSA) - VENEZIA, 12 MAR - Tutto normale, o quasi: a Venezia il nuovo decreto legato al Coronavirus sveglia una città che sembra voler mantenere il ritmo di prima. Bar e negozi sono sprangati senza eccezioni, ma per le calli la gente si muove già di primo mattino. Al rito del caffè e della brioche si sostituisce una camminata frettolosa, zaino in spalla, in gruppi di due, massimo tre persone. A raccontare un giorno come gli altri è l'edicolante di Piazzale Roma, il terminal automobilistico della città lagunare. Mentre i pullman, semivuoti, scaricano qualche manciata di pendolari diretti al luogo di lavoro, per lui l'attività è pressoché identica a ieri. "Avremo venduto forse una decina di giornali in meno per ora -. A voler esagerare vedo un calo del 20%". Fedeli all'appuntamento con il quotidiano gli operai dell'edilizia che stanno lavorando in città, diversi artigiani e alcuni dipendenti che come ogni giorno sono alla scrivania.
   

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