20,5% del pil, solo la Grecia peggio di noi
(ANSA) - VENEZIA, 30 NOV - Non siamo un Paese attrattivo per gli investitori stranieri: lo dice l'Ufficio studi della Cgia sottolineando che le problematiche a cui sono sottoposti quotidianamente gli imprenditori hanno innalzato nel tempo una ipotetica barriera d'ingresso che "dirotta" altrove gli interessi degli investitori esteri. Secondo gli Artigiani di Mestre, con tante tasse, una burocrazia asfissiante, poca certezza del diritto, una giustizia civile lenta e poco efficiente, tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione tra i più elevati d'Europa e un deficit infrastrutturale spaventoso, non c'è da meravigliarsi se l'Italia si colloca al penultimo posto nell'Unione Europea per gli investimenti diretti esteri. Nel 2018, infatti, questi ultimi ammontavano al 20,5% del Pil, pari a 361,1 miliardi di euro. Tra i paesi dell'Unione Europea monitorati dall'Ocse, solo la Grecia registra un risultato peggiore del nostro.