Tamara Wilson parla di razzismo, Fondazione Arena non gradisce
(ANSA) - VERONA, 27 LUG - Il tema del razzismo fa irruzione nel bel mezzo della stagione lirica a Verona, complice lo storico ruolo di 'Aida', la schiava etiope, e un soprano, l'americana Tamara Wilson, che ha minacciato il rifiuto del trucco 'nero' sul volto, parlando - con post su Instagram - di una visione razzista nel mondo dello spettacolo. Una interpretazione spiegata dettagliatamente - "conosco colleghi che non vogliono che il colore della loro pelle sia un costume, perchè se lo rinforzi per specifici ruoli questo non aiuta ad abbracciare la diversità" - con l'ammissione che "nessuna opinione è più giusta o corretta, perchè è personale".
Il compromesso tuttavia è stato trovato: nella prossima rappresentazione di Aida, 28 luglio, con Placido Domingo sul podio d'orchestra, Wilson avrà un trucco "alleggerito", cioè meno scuro. La cantante ha abbozzato, "ho vinto una battaglia, non la guerra". Ma questo sarebbe il massimo che la Fondazione Arena si è detta disponibile a concederle, pena chiamare un sostituto per il ruolo.