Accertamenti su causa della morte attraverso il dna
(ANSA) - VENEZIA, 26 GIU - Dopo Sant'Antonio nel 2014 e San Valentino nel 2018, ora anche San Teobaldo avrà un volto. L'urna che contiene i resti scheletrici del Santo, collocata nella chiesa di San Giovanni Battista a Badia Polesine, in provincia di Rovigo, è stata riaperta oggi e i primi rilievi sono stati condotti da un gruppo di studiosi dell'Università di Padova. Lo studio, oltre a dare una fisionomia al Santo che morì di lebbra nel 1066, potrebbe contribuire attraverso il dna anche a fornire nuove informazioni sulla diffusione della malattia in Europa.