Studio università Padova dimostra interferenza con progesterone
(ANSA) - PADOVA, 27 FEB - La prima mestruazione arriva in ritardo di almeno sei mesi e la frequenza delle alterazioni nel ciclo mestruale evidenzia ritardi superiori alla media (30% contro 20%). È quanto emerge da uno studio sulle ragazze ventenni residenti nell'area rossa dei Pfas tra Vicenza, Padova e Verona, eseguito dal gruppo di ricerca di Carlo Foresta, dell'Università di Padova. I ricercatori hanno coinvolto 115 ragazze esposte a Pfas "probabilmente già in fase embrionale", confrontando le risposte ai questionari raccolti da 1.504 giovani donne della stessa età non esposte a questo inquinamento. Il dato è in linea con il risultato di un altro studio coordinato da Foresta e Andrea Di Nisio, che ha valutato l'effetto dei Pfas sul progesterone, l'ormone femminile che regola la funzionalità dell'utero.