Spread a 300 punti più rischi a imprese

Veneto
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Banche tornino a fare loro mestiere

(ANSA) - VENEZIA, 17 NOV- Con uno spread sopra i 300 punti base, nell'economia reale in Italia sono più a rischio le imprese che le famiglie. Lo rileva la Cgia che ha analizzato la situazione di liquidità delle imprese, il peso dei titoli di Stato e il numero di mutui per l'acquisto della casa. Se circa la metà delle imprese italiane (2,5 mln) ha 681 mld euro di prestiti bancari (impieghi vivi relativi a giugno 2018), per contro, solo il 9,3% delle famiglie (2,4 mln) ha un mutuo per l'acquisto della prima casa e un altro 6,1% (1,6 mln di nuclei) detiene Titoli di Stato. Sulla base dei dati della Banca d'Italia (aggiornati a 31/12/17) emerge che l'ammontare dei Bot e dei Cct/Btp in possesso delle famiglie è di 300 mld di euro, mentre è di circa 340mld euro l' indebitamento per mutui fatti per l'acquisto della casa. La Cgia auspica che le banche tornino a fare il loro mestiere. Senza banche non si può fare economia specie in Italia dove c'è una maggioranza di Pmi tradizionalmente sottocapitalizzate e a corto di liquidità.
   

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