Consiglieri Pd Verona, Padovani si dimetta

Veneto
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Carla Padovani sfiduciata per suo appoggio mozione antiabortista. Bonino: 'C'è nostalgia reazionaria'

Scontro nel Pd dopo l'approvazione della mozione antiabortista con il sì della capogruppo Dem Carla Padovani. I consiglieri comunali del Pd di Verona sfiduciano la capogruppo e ne chiedono le dimissioni per il suo appoggio all'approvazione dell'altra sera della mozione sostenuta dalla Lega e dal sindaco di Verona.

Secondo Elisa La Paglia, Stefano Vallani, Federico Benini "la posizione di adesione alla mozione espressa dalla capogruppo è inaccettabile. Crediamo che la consigliera Padovani non sia più compatibile con il ruolo di capogruppo, pertanto ne chiediamo formalmente le dimissioni".

"La vita - ha affermato in una intervista al 'Corriere di Verona' la Padovani - va difesa universalmente, non sto a guardare di che 'colore' siano le mozioni che lo fanno. So che nel Pd ci sono molte persone che condividono la mia opinione". "L'articolo 2 del codice etico del Pd - aggiunge - parla chiaro e prevede la libertà di coscienza. Quella che io ho applicato giovedì sera".

"Le dimissioni? - ha detto sempre al 'Corriere' la Padovani - E' una domanda prematura. Intanto con controllerò che quando la mozione diventerà esecutiva i fondi vadano a varie associazioni, non solo a quelle integraliste vicine al consigliere Zelger".

"La posizione del Pd sulla legge 194 a tutela delle donne è chiara e inequivocabile. Noi la difendiamo e la difenderemo senza se e senza ma in ogni sede e sempre", prova a chiudere le polemiche il segretario del Partito democratico, Maurizio Martina, a margine di un appuntamento a Milano.

"L'aborto non è un diritto, è un abominevole delitto. Il mio esempio è la Russia di Putin, dove gli aborti sono scesi da quattro milioni l'anno a due con sussidi alla maternità", ha detto intanto a 'la Zanzara', su Radio 24, Alberto Zelger. "Fosse per me - aggiunge Zelger - la legge sull'aborto, la 194, non dovrebbe esistere. Sono contrario all'aborto, del tutto in linea con la posizione del ministro Fontana. Significa uccidere un bambino nella pancia della mamma". 

"Dopo aver letto la delibera del Comune di Verona posso dire che non capisco davvero perché indignarsi se il comune scaligero, nel pieno rispetto della legge decide di aiutare le donne in difficoltà a proseguire la gravidanza. A norma di legge dovrebbero farlo tutti i comuni", scrive su Facebook il senatore della Lega Simone Pillon.

"E' una enorme strumentalizzazione, che tra l'altro non capisco a chi giovi, visto che il centrosinistra ne esce diviso", dice il sindaco di Verona Federico Sboarina.

"Viviamo un periodo di nostalgia reazionaria. È quella tensione verso i 'vecchi tempi d'oro', in cui però proliferavano, ad esempio, le discriminazioni sessuali e gli aborti clandestini", ha detto Emma Bonino, in un'intervista a Vanity Fair, a proposito della mozione.

 

 

 

 


   

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