Oggi convalida arresto per l'unica persona fermata
(ANSA) - PORDENONE, 05 DIC - Una banda composta di criminali preparati e forse specializzati che avevano preparato con cura l'azione. E' questo il quadro che si sta delineando agli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone che stanno indagando per individuare le quattro persone fuggite a piedi dopo che l'auto sulla quale stava tentando di sfuggire a un rocambolesco inseguimento della polizia si è scontrata con altri veicoli in centro città.
Secondo quanto accertato proprio dalla polizia, tutti i componenti della banda erano sprovvisti di telefoni cellulari - per evitare di essere individuati geograficamente - e per comunicare tra loro hanno utilizzato radioline. Hanno inoltre agito tutti con i guanti: fino a questo momento dai rilievi effettuati nell'abitacolo dell'auto abbandonata dopo l'incidente, non sarebbero emerse impronte digitali o altre tracce che possano far risalire all'identità dei quattro.
Inoltre, sono state trovate targhe clonate, che dovute servire per la fuga se la banda non si fosse imbattuta in una pattuglia della Squadra Volante.
La Giulietta di colore nero, infatti, era stata intercettata dalla polizia proprio mentre si stava allontanando da via San Donà di Piave dove la banda aveva compiuto un furto di oggetti preziosi in un appartamento, sembra dopo aver sventrato una cassaforte. Subito dopo l'allarme, era sopraggiunta la Squadra Volante che ha notato l'auto ed è scattato l'inseguimento. A un certo punto i banditi hanno imboccato ad alta velocità una strada in controsenso scontrandosi con le auto che sopraggiungevano e restando intrappolati. Di questi quattro sono fuggiti a piedi tra le strade affollate, ma uno, un cittadino albanese di 25 anni, è stato bloccato dagli agenti. E proprio nei confronti di questi oggi si terrà l'udienza di convalida dell'arresto. Il giovane dovrà rispondere anche di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, reato configuratosi durante le concitate fasi dell'arresto. (ANSA).