Negli anni d'oro del commercio transfrontaliero in città
(ANSA) - TRIESTE, 29 NOV - Una mostra-installazione dal titolo "Ponterosso Memorie" per raccontare i luoghi e le memorie della Trieste di confine tra gli anni Sessanta e Ottanta. E' parte del progetto che l'associazione culturale triestina Cizerouno porta avanti nell'ambito del festival "Varcare la frontiera" ed è stata inaugurata questa sera al Cavò di via San Rocco a Trieste. La mostra sarà visitabile fino al 10 gennaio 2023.
Nato da un'idea di Wendy D'Ercole e Massimiliano Schiozzi, Ponterosso Memorie è un progetto dedicato a raccontare la permeabilità della frontiera tra Italia e Jugoslavia nel periodo della guerra fredda. "Un periodo in cui Trieste era una sorta di isola del tesoro per i cittadini jugoslavi. Per ciò abbiamo scelto la mappa come concetto chiave attorno a cui organizzare la mostra", hanno spiegato D'Ercole e Schiozzi. Il limite più meridionale della cortina di ferro infatti veniva varcato da migliaia di cittadini jugoslavi che si riversavano nelle vie di Trieste alla ricerca di beni di consumo, in particolare di jeans, che venivano venduti dai cosiddetti 'jeansinari' ambulanti. Anche caffè, bambole e oro - bene rifugio per affrontare la svalutazione della moneta jugoslava - erano ricercatissimi. "Si trattava di una sorta di grande contrabbando tollerato dal regime di Tito. Tant'è che i telegiornali jugoslavi del tempo raccontavano con servizi le grandi folle che frequentavano la città in occasione del 29 novembre, giornata di festa nazionale. Qui consumismo e comunismo trovavano una sintesi", ha spiegato D'Ercole.
In esposizione al Cavò ci sono immagini e video che restituiscono il volto della città dell'epoca. Sempre il Cavò sarà sede di appuntamenti che includono incontri, proiezioni, laboratori e presentazioni, occasioni per interviste ad alcuni testimoni degli "anni d'oro" del commercio triestino che hanno portato molti ad arricchirsi in poco tempo. (ANSA).