Presidente Slovenia,Meloni democraticamente eletta,collaboreremo
(ANSA) - TRIESTE, 16 NOV - "Il processo di Brdo-Brioni per l'allargamento dei Balcani Occidentali all'Ue, iniziato da Borut Pahor, va continuato. Credo che l'Ue sia uno dei pilastri che garantisce stabilità in questo momento, quindi le trattive per l'allargamento sono necessarie. C'è molto da fare, ci sono anche molti conflitti tra vari popoli e nazioni, per questo dobbiamo continuare il processo". Lo ha affermato la neoeletta presidente della Repubblica di Slovenia, Nataša Pirc Musar, a margine di un incontro al Kulturni Dom di Trieste con rappresentanti della minoranza slovena.
"Credo che i diritti delle minoranze - ha sottolineato - siano diritti fondamentali e io li difenderò. Andrò a fare pure visita alla comunità slovena della Carinzia (Austria), parlerò pure con loro e ascolterò quali sono le difficoltà". Le organizzazioni di riferimento della comunità slovena in Italia, ha osservato, "sanno collaborare anche con le idee diverse. Ci sta aspettando un importante appuntamento, Nova Gorica-Gorizia 2025: è un enorme progetto che non interesserà solo Slovenia e Italia ma i cittadini italiani e sloveni".
Pirc Musar ha quindi parlato dei rapporti con l'Italia: "La premier italiana Giorgia Meloni è stata eletta democraticamente.
Sono convinta che Italia e Slovenia continueranno una collaborazione: l'Italia è il maggiore partner economico della Slovenia, dobbiamo collaborare e lo faremo".
Il presidente della Repubblica italiana "Sergio Mattarella è uno di quegli statisti che rispetto profondamente. Ugualmente il presidente dell'Austria, Alexander Van der Bellen: sono signori con la 's' maiuscola, desidero incontrarli presto e continuare il dialogo già instaurato".
Parlando infine di migranti la presidente ha auspicato solidarietà tra i Paesi: "Forse l'Unione europea non è stata unita, ma sono soddisfatta che l'anno scorso sia stata accolta una legge quadro sulle migrazioni. La solidarietà è un punto cardine su cui possiamo collaborare. La solidarietà è ciò che ci può portare a nuovi orizzonti, senza azioni solistiche di singoli paesi membri Ue, senza egoismi, per una comunità più connessa e solidale". (ANSA).