Indagine Confindustria AA, garantire adeguata competenza tecnica
(ANSA) - PORDENONE, 15 OTT - Il 56% delle aziende associate a Confindustria Alto Adriatico ha beneficiato delle agevolazioni di "Industria 4.0" dal 2017 ad oggi. Tra di esse il 62% dichiara, pur in presenza di modifiche ancora parziali, un cambio nell'organizzazione e nelle modalità di lavoro mentre il 27% ha invece sottoscritto l'assenza di modifiche sostanziali.
Solamente una piccola parte, l'11%, dichiara di aver avuto una completa trasformazione digitale. Lo attesta una indagine questionario sulla quota di utilizzo degli incentivi tra imprese e modalità con cui gli imprenditori hanno intrapreso il percorso della trasformazione digitale, al quale hanno risposto in prevalenza PMI (imprese sotto 50mln e 250 dipendenti; 7%).
Tra le ragioni addotte dagli imprenditori in tema di mancato accesso a iper/super ammortamento e/o credito di imposta, figurano l'assenza di investimenti in tecnologia (46%) o in macchinari (35%), non essere a conoscenza degli incentivi (14%) o la troppa burocrazia (5%). Il 56% delle imprese vede con favore gli investimenti in tecnologia di cui sono già in grado di quantificare i margini di miglioramento. Che potranno essere consistenti (23%), abbastanza consistenti (34%), percepibili (41%) o no (1%). Secondo il Presidente di Confindustria AA, Michelangelo Agrusti, il questionario indica che «molta strada è stata fatta ma ci attende ancora molto lavoro: per stimolare le imprese a serrare i tempi della trasformazione digitale e per garantire adeguata competenza tecnica e manageriale a chi, pur in presenza di effettivi cambiamenti sostanziali, non riesce ancora a beneficiare di tutti o parte dei vantaggi. Colmare il primo aspetto è un compito che Confindustria Alto Adriatico, Polo Tecnologico Alto Adriatico e LEF, sinergicamente, si sono dati». (ANSA).