Presentato a Trieste libro di Stefano Corso
(ANSA) - TRIESTE, 28 SET - "E' un'emozione fortissima, restituire il fotografo a Trieste, città per la quale ha portato avanti una lotta di idee e non solo e dalla quale era stata dimenticato dopo la misteriosa morte. Tornare sui suoi passi, dal Molo Audace ai luoghi scomparsi, come il Narodni dom, è sempre stato l'obiettivo della mia opera di divulgazione su Coretti". A parlare è Stefano Corso, autore di "Chi è Cufter?" (Castelvecchi) romanzo sulla vita di un misterioso triestino, Carlo Coretti, che dopo 90 anni, torna simbolicamente, con questo libro, nella sua città natale. Irridentista, colto e curioso, appassionato di fotografia stereoscopica (l'antenata della tecnologia 3D ma praticata da pochissimi un secolo fa), è vissuto all'inizio del '900 e la sua esistenza è stata ricostruita da Stefano Corso attraverso la raccolta di centinaia di fotografie scattate in quegli anni. Corso chiama Coretti con un soprannome, 'Cufter', e lo fa rivivere sui social network con un suo profilo.
Il libro è stato presentato questo pomeriggio nella sala Bazlen di Palazzo Gopcevich e con l'autore c'erano Rina Ciampolillo, Claudia Collecchia e Massimo Sgambati.
Coretti-Cufter non fu soltanto un cronista di eventi storici cruciali e un ritrattista di monumenti ma un moderno reporter di strada che con le sue istantanee di passanti e gente comune ha anticipato i tempi della fotografia. (ANSA).