Wartsila: sindacati, non si discute senza ritiro procedura

Friuli Venezia Giulia

Cgil-Cisl-Uil Trieste, in campo tutti strumenti,fermare azienda

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(ANSA) - TRIESTE, 08 SET - "Cgil, Cisl e Uil sono a fianco delle categorie dei metalmeccanici e dei lavoratori Wartsila nel ribadire la ferma contrarietà alla procedura di licenziamento" nello stabilimento di Bagnoli della Rosandra: "senza il suo ritiro nessuna discussione sui futuri investimenti ha senso di esistere". Lo scrivono in una nota i sindacati confederali di Trieste all'indomani del tavolo al Mise, su cui le segreterie esprimono un giudizio "pesantemente negativo" a fronte dell'annuncio della multinazionale di voler proseguire nella procedura.
    L'obiettivo, spiegano, è "mantenere attiva la produzione dei motori a Trieste". "L'attuale norma anti-delocalizzazioni ha dimostrato, per tutta la sua inadeguatezza, la necessità di un intervento normativo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, per preservare le attività produttive ed economiche dei territori. Va sostenuto l'impegno dei ministri perché questo si realizzi nel minor tempo possibile, entro il 12 settembre".
    Cgil, Cisl e Uil assicurano che "verranno messi in campo tutti gli strumenti necessari per fermare Wartsila. Attendiamo fiduciosi i verdetti del tribunale sulle azioni legali - l'esposto depositato da Fiom, Fim e Uilm per condotta antisindacale e il ricorso della Regione - per creare le condizioni per una discussione tesa a salvaguardare le produzioni locali e la navalmeccanica". "La priorità del territorio - concludono - è il mantenimento del sito produttivo di Bagnoli della Rosandra, con o senza Wartsila". (ANSA).
   

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